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 2024  ottobre 08 Martedì calendario

In Turchia un bambino su due nasce con il cesareo

La Turchia è tra i primi Paesi al mondo a fare uso del parto cesareo: un bambino su due è partorito con l’intervento chirurgico, un tasso superiore al 15% raccomandato dall’Oms. E per convincere le donne turche a scegliere il parto naturale è scesa in campo anche la first lady Emine Erdogan. In un evento dedicato proprio al tema della natalità e alle misure del governo, nel suo intervento ha esortato le future mamme a riconoscere la saggezza intrinseca nei loro corpi e a sperimentare l’autentico miracolo del parto: un endorsement al Piano d’azione per il parto naturale voluto dall’esecutivo turco.

Erdogan, come riporta Daily Sabah, ha evidenziato la crescente tendenza a promuovere i tagli cesarei come «opzione pratica, veloce e indolore» piuttosto che riconoscere la natura chirurgica della procedura, che ha descritto come un «intervento con costi significativi. Nonostante i numerosi benefici del parto naturale, oggi le donne purtroppo non sono in grado di vivere questo viaggio unico nel suo stato naturale. A causa degli approcci conformisti e materialistici dei tempi moderni, l’esperienza più antica del mondo è ridotta a un’operazione medica – ha affermato la moglie del presidente Recep Tayyip Erdogan – I momenti vissuti durante il parto, in cui amore, forza e fiducia prendono vita con l’arrivo di un bambino, lasciano segni profondi che influenzeranno sia la madre che il bambino per tutta la vita».
In sostanza la first lady ha rimarcato l’importanza di creare le condizioni affinché il parto naturale sia la scelta primaria, mentre il cesareo sia eseguito solo per ragioni mediche, quando è in gioco la sicurezza della mamma o del feto. «Oggi, vediamo che i tassi dei parti cesarei sono aumentati drasticamente nel nostro Paese», ha affermato Emine Erdogan sostenendo che i piccoli nati col cesareo sarebbero esposti a un «maggior rischio di malattie croniche come asma e obesità, poiché non ricevono i batteri benefici che avrebbero aiutato a sviluppare il loro sistema immunitario».

La moglie del presidente della Turchia ha posto l’accento sull’importanza di creare un ambiente di supporto per le future mamme affinché possano muoversi liberamente e ricevere il supporto emotivo e fisico di cui hanno bisogno durante il travaglio. Ha esortato la collaborazione tra ostetriche, medici e infermieri per garantire che gli ospedali siano attrezzati per soddisfare le esigenze delle donne durante il parto. Il ministero della salute ha avviato diverse iniziative, tra cui l’istituzione di scuole di maternità, lo sviluppo di ospedali amici delle madri che diano priorità alla privacy del parto e la promozione dell’allattamento al seno. Iniziative che, secondo lady Erdogan, rafforzano il Piano d’azione per il parto naturale.