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 2024  ottobre 08 Martedì calendario

Anche le cassette tornano di moda

Vi ricordate l’immancabile richiesta “Famme ‘na cassetta!”? Sembra archeologia sociologica, invece quell’invocazione potrebbe tornare a rimbalzare nelle nostre orecchie. Come ha testimoniato il film di Sydney Sibilia Mixed by Erry,storia leggendaria di compilation pirata divenute di culto negli anni Ottanta, la cassetta non solo non è morta, ma ha scoperto di avere un gruppo di seguaci nemmeno troppo sguarnito che ne rinnova il culto e la passione.
I messaggi più chiari arrivano dalle star: da Taylor Swift a Billie Eilish, dai Twenty One Pilots agli Smile, da Charlie XCX a Lady Gaga, molte hanno pubblicato i loro album anche in versione cassetta. Il trend è ripreso da qualche anno e anche se i risultati di vendita non sono paragonabili a quelli degli altri supporti fisici non sono comunque del tutto trascurabili: The tortured poets department di Taylor Swift ha venduto più di 2 milioni di copie fisiche tra vinile e cd, mentre in cassetta ha raggiunto quota 23 mila. In un mercato contratto e quasi totalmente legato allo streaming, non è un numero irrilevante. Negli anni 90 le cassette erano il supporto fisico più venduto, facendo registrare numeri superiori anche ai cd: all’inizio degli anni 2000, con l’avvento della musica digitale, erano praticamente scomparse dal mercato insieme ai loro lettori, dai walkman alle piastre casalinghe, diventando oggetti per accumulatori seriali, e i ragazzi nativi digitali faticavano a comprenderne le modalità d’uso. Lo scenario è cambiato da qualche anno: la cassetta ha ritrovato un suopiccolo ma dignitoso spazio anche grazie a serie come Stranger things, veri cataloghi del modo di vivere anni 80. Come riporta ilNew York Times, la musicassetta è sopravvissuta come fenomeno underground, un mezzo volutamente anacronistico di scelta per artisti noise, avantgarde e lo-fi. Ma le cassette hanno iniziato ad arrivare presso la catena di negozi Urban Outfitters già nel 2015, lo stesso anno in cui lo streaming digitale ha superato per la prima volta le vendite tramite download. Un testacoda non solo temporale: più si esaspera il concetto di musica liquida, più il passato si riaffaccia anche nelle sue incarnazioni più obsolete.
Secondo alcuni fan americani, essere appassionati di cassette o vinili può rappresentare un atto di resistenza contro i poteri forti chehanno infilato le loro dita nel mondo dell’arte. Secondo altri, le cassette permettono di interagire di più con la musica, di ricostruire un rapporto tattile con il disco e i suoi derivati in contrasto con l’astrazione del digitale. In più, le sporcature e i difetti del suono regalano un’esperienza meno fredda rispetto a quella digitale. Qualcosa di simile al gracchiare del vinile, per intenderci. Per avere un’unità di misura commerciale, negli Stati Uniti lo scorso anno sono state vendute circa 500 mila cassette (fonte Billboard ), numero che quest’anno potrebbe aumentare viste le uscite di star internazionali. Con una ricaduta anche sui supporti: negli Usa in molti usano ancora gli impianti stereo delle auto, che in molti casi godono di una vita più lunga rispetto a quelle che circolano in Europa. Ma si espande anche il mercato degli impianti casalinghi e dei nuovi walkman, sempre più numerosi.
E in Italia? Dal 2021 il batterista degli Zen Circus Karim Qqru insieme a Gianni Niccolai e Veronica Simionato ha lanciato il progetto Dirt Tapes, che mette sul mercato audiocassette con un catalogo che va da nuove produzioni a vecchi dischi. «La situazione generale è antropologicamente interessante – racconta – anche se la crescita è lenta e produrle costa molto. Un paio di anni fa le major si erano buttate nell’impresa ma senza effetto: per questo tipo di operazione è necessario creare una comunità. Per entrare in questo mondo serve una cultura specifica». I numeri? «Del nostro walkman abbiamo venduto più di 1000 esemplari. Per i titoli del catalogo, che vendiamo in tutto il mondo e che rappresentano il nostro primo introito, siamo a circa 4000 pezzi all’anno, metà all’estero. Vanno forte le cassette vergini coi colori fluo che hanno una tecnologia avanzata e fanno davvero marketing: di quelle ne vendiamo circa 2000 all’anno».