Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  ottobre 08 Martedì calendario

Putin ha raso al suolo l’amata villa di Sochi

Sono state le immagini satellitari di Google Earth a rivelarlo: l’opulenta dacia di Vladimir Putin a Sochi che ha ospitato strette di mano e passeggiate con diversi leader stranieri è stata rasa al suolo. Laddove prima si scorgeva il tetto dell’opulenta residenza ufficiale oggi c’è soltanto nuda terra. Non si conoscono i motivi della demolizione del lussuoso edificio che era stato ristrutturato soltanto dieci anni fa in vista delle Olimpiadi Invernali di Sochi. E, se non fosse per le mappe di Google, nessuno ne sarebbe venuto a conoscenza, neppure i vicini residenti della costa sul Mar Nero, nella regione di Krasnodar. Anche perché la residenza è circondata da un’altissima recinzione sorvegliata da agenti delle forze di sicurezza. Quel che è certo è che, da quando ha lanciato l’offensiva contro Kiev, il leader del Cremlino ha dovuto rinunciare alle sue abitudini, compresa quella di festeggiare il suo compleanno il 7 ottobre nella sua amata dimora affacciata sul Mar Nero. Ragioni di sicurezza, spiega in una video-inchiesta Proekt, il sito investigativo indipendente russo che ha scoperto la demolizione: Putin «ha avvertito una minaccia per la sua incolumità fisica» dopo i molteplici attacchi di droni su Sochi del settembre del 2023 e non ci va più.
Il presidente russo, che ieri ha compiuto 72 anni, era solito trascorrere almeno 30 giorni l’anno, in particolare tra settembre e novembre, nella sua residenza ufficiale estiva sul Mar Nero, chiamata Bocharov Ruchej, costruita negli Anni ’50 per Nikita Krusciov e da allora diventata la meta di villeggiatura preferita dai vertici moscoviti. L’aveva scelta non solo come ritiro vacanziero, ma anche come teatro di colloqui riservati e più informali con i leader stranieri rispetto all’austero Cremlino. È qui che nel 2007 spaventò col suo labrador nero Koni l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, rinomatamente timorosa dei cani. Fu più a suo agio il leader statunitense Bush che nel 2008 disse a Putin di essersi rilassato così tanto a Sochi da poterci costruire la sua «seconda casa». Berlusconi, invece, a Sochi era di famiglia tanto che, nel 2017, per festeggiare il 65esimo compleanno di Putin, portò in regalo un copriletto con stampata l’immagine di loro due. Tempi passati. E non solo perché gli unici leader stranieri ospitati nella dacia di Sochi dal febbraio 2022 sono stati il bielorusso Aleksandr Lukašėnko, il siriano Bashar al-Assad o il senegalese Macky Sall. Ma perché quest’anno Putin ha frequentato appena Bocharov Ruchej.
L’ultima sua visita a Sochi risale al 6 marzo quando ha ricevuto il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) Rafael Grossi. Ma, a guardare il breve filmato diffuso dal Cremlino, l’incontro non è avvenuto nella storica dimora, ma in un nuovo edificio comparso al confine Sud di Bocharov Ruchej dopo i lavori di restauro del 2014. Un edificio fino ad allora usato prevalentemente per incontri di politica interna e, in particolare, con i vertici della Difesa.
Proekt ha indagato sul perché di questo insolito evento e, passando in rassegna le immagini di Google Earth, ha notato che nel febbraio 2024 è iniziata la demolizione della storica villa. Il 6 marzo era già stata rasa completamente al suolo.
Da allora Putin non c’è più andato. Ha persino rinunciato alla tradizione di festeggiarvi il compleanno dell’ex ginnasta Alina Kabaeva, sua presunta compagna e madre di due figli. Ha anche iniziato a nascondere la posizione dei suoi aerei. «Alla fine è stato il presidente stesso a distruggere l’unica cosa che era riuscito a costruire in Russia in 25 anni al potere: le sue abitudini lussuose», conclude Proekt. «Il fatto che abbia smesso di visitare i suoi luoghi preferiti è una sorta di indicatore della sicurezza nel Paese. Per quanto cerchi di convincere che la vita continua e che la vittoria è vicina, neanche Putin si sente più al sicuro e ha dovuto cambiare le sue abitudini a causa del conflitto».
@font-face {font-family:"Cambria Math”; panose-1:2 4 5 3 5 4 6 3 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:roman; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536870145 1107305727 0 0 415 0;}@font-face {font-family:Calibri; panose-1:2 15 5 2 2 2 4 3 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:swiss; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536859905 -1073732485 9 0 511 0;}@font-face {font-family:"Times New Roman (Corpo CS)”; panose-1:2 2 6 3 5 4 5 2 3 4; mso-font-alt:"Times New Roman”; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:roman; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-536859921 -1073711039 9 0 511 0;}p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-unhide:no; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:"”; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:30.0pt; mso-bidi-font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman”,serif; mso-fareast-font-family:Calibri; mso-fareast-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman (Corpo CS)”; mso-fareast-language:EN-US;}.MsoChpDefault {mso-style-type:export-only; mso-default-props:yes; font-size:30.0pt; mso-ansi-font-size:30.0pt; mso-fareast-font-family:Calibri; mso-fareast-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman (Corpo CS)”; mso-fareast-language:EN-US;}div.WordSection1 {page:WordSection1;}