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 2024  ottobre 05 Sabato calendario

Addio Alberto Perino, storico leader No Tav

“Si strappa il cielo in Valle”, hanno scritto su Facebook gli amici: un addolorato, affettuoso saluto ad Alberto Perino, storico leader del movimento No-Tav in Valle di Susa. Aveva 78 anni, era malato da tempo. Il suo motto era “A sarà düra”: con questo slogan aveva partecipato, nel corso degli anni, a decine, forse centinaia, di cortei, manifestazioni, incontri, presidi contro il tunnel che sventrerebbe la valle per far passare una nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Il sito del movimento, notav.info, ne ha dato l’annuncio così: “Ci ha lasciati Alberto Perino. Ricordare la sua figura monumentale per la Valle di Susa e per tutto il Movimento No-Tav è difficile in queste ore di estremo dolore. Il vuoto che ci lascia sarà incolmabile. Una cosa però è certa: nel corso della sua vita ha saputo trasmettere a tutte e tutti noi la voglia di lottare contro ogni ingiustizia e devastazione ambientale. Se è da trent’anni che la Valsusa resiste è anche e soprattutto merito suo. Tutto il movimento si stringe forte a Bianca e ai suoi famigliari in questo tragico momento”. La storia di Perino ci mostra come il movimento No-Tav sia stato e continui a essere non soltanto un centro di aggregazione civile e politica, ma anche una comunità di persone che hanno condiviso negli anni ideali e speranze, delusioni e vittorie, cene e brindisi. In uno dei suoi ultimi appelli, nel febbraio scorso, dopo i fogli di via notificati a una cinquantina di attivisti No-Tav, aveva invitato a “resistere, resistere e ancora resistere cercando di non farci spaventare. Bisogna reagire non accettando le leggi ingiuste perché, come diceva Gandhi, se una legge è ingiusta deve essere violata”. Chiara Sasso, scrittrice e attivista No-Tav (e anche cugina di Perino), su notav.info lo ricorda così: “Fino all’ultimo ha messo la sua vita a disposizione. La email che ha inviato pochi giorni fa ai comitati assicurava la sua presenza (a costo di andare in ambulanza) domenica 13 ottobre al presidio di San Giuliano”, per opporsi agli espropri delle aree su cui nelle prossime settimane dovrebbe essere impiantato un cantiere del Tav. “Ormai è chiaro a tutti”, scriveva Perino, “che gli espropri sono solo un’operazione mediatica per dire: stiamo facendo qualcosa anche in Italia così Salvini è contento e un po’ di soldi continuano a darglieli”. “Facciamo rumore”, ripeteva. “Le sue email corpo 18 risuoneranno per molto tempo come la sua voce in tutti noi”, lo saluta Chiara Sasso. “Facciamo rumore!”.