il Giornale, 5 ottobre 2024
I giovani non sanno risparmiare
La giornata ideale degli adolescenti di oggi? La si può raccontare per marchi: Shein, Deliveroo, Apple e Playstation. Comprano vestiti a basso prezzo (tanto li usano solo per una stagione), prodotti cosmetici a basso prezzo (tanto per il sacro rito della skincare vanno bene comunque) e cibo spazzatura (tanto a quell’età digeriscono anche i sassi).
Il ritratto di come la generazione Alpha spenda i soldi della paghetta emerge dal primo report del Barometro, a cura di Pixpay, startup francese nel settore della gestione dei soldi per gli adolescenti. L’indagine ha analizzato le abitudini di adolescenti e genitori riguardo le spese dei ragazzi e il modo in cui gestiscono il denaro. In particolare sono state considerate oltre 500mila transazioni, eseguite dagli utenti nel periodo dell’ultimo anno scolastico.
Cosa emerge? Che abbiamo di fronte una generazione «fast»: fast food, fast fashion. In fondo non c’è da stupirsi. Il ritmo di ogni cosa riguardi i ragazzi è fast: lo sono i post sui social, lo sono i video dei loro reel, lo è il tempo di attenzione medio che prestano alla lettura. Non a caso solo il 3% delle transizioni analizzate riguarda le spese per i libri. Andando a scavare un po’ nella scelta di consumare prodotti di poco valore ma accessibili e «senza sbatti», c’è una filosofia di vita. Che dimentica la pazienza, la cura, la capacità di apprezzare il bello, la conservazione. E che invece alimenta l’usa e getta, il tutto e subito, il pressapoco. Complimenti a noi che, negli ultimi 20 anni, abbiamo incoraggiato la nascita delle grosse catene chip, sia nel cibo sia nella moda, e abbiamo permesso che vomitassero oggetti da comprare di ogni tipo e su ogni canale on line. Con Shein e Temu anche la Cina ha giocato la sua bella parte per destrutturare il mercato solido e della qualità in nome di quello del «metto nel carrello on line e aspetto il pacco».
Guardando ai consumi delle ragazze, ai primi tre posti troviamo brand quali Shein, McDonald’s e Apple, mentre i ragazzi prediligono McDonald’s, Apple e Playstation.
6%
Bellezza e benessere sono la terza voce di spesa. Le transazioni avvengono via smartphone, con le ragazze che utilizzano Apple Pay e Google Pay più frequentemente dei ragazzi
Nella top ten delle ragazze, decisamente moda-centriche, figurano inoltre al quarto posto Deliveroo, seguito da Amazon, Subdued, Tezenis, Uber, Zara e Vinted. I ragazzi si confermano gamer, visto che al quarto posto troviamo Google, seguito da Deliveroo, Amazon, Vinted, Shein, Steam Games, Burger King.
Complessivamente le paghette vengono spese principalmente in cibo (40%), di cui il 16% nei ristoranti, il 13% nei supermercati/alimentari e l’11% nei fast food. Seguono poi gli acquisti per vestiti e accessori (21%) e quelli in bellezza e benessere (6%).
Le transazioni avvengono sia con la carta (il cui uso è in crescita) sia e soprattutto attraverso gli smartphone, che a giugno hanno visto transitare il 45% dei pagamenti totali, con le ragazze che utilizzano Apple Pay e Google Pay più frequentemente dei ragazzi.
Gli adolescenti italiani fanno in media 4 pagamenti con la carta al mese con un importo medio della transazione pari a 12,25 euro. Nel dettaglio circa 2 transazioni in fascia 10-12 anni, 4 transazioni in fascia 12-14 anni, 5 transazioni in fascia 14-16 anni e 5 transazioni e mezza in fascia 16-18 anni.
Sul fronte dei risparmi, solo l’11% dei ragazzi riesce a risparmiare, per un «tesoretto» medio di 96 euro raccolto durante i mesi di scuola da settembre 2023 e giugno 2024. In Italia i ragazzi risparmiano in media più delle ragazze: 108 euro contro 85. Il 41% dei ragazzi riceve una paghetta regolare, settimanale o mensile: 35 euro fino ai 12 anni, 43 fino a 14, 50 fino a 16 e 75 fino a 1