la Repubblica, 5 ottobre 2024
A un mese dal voto l’allarme di Biden “Non è sicuro che sarà pacifico”
Per le elezioni «ho fiducia che saranno libere e giuste, ma non so se saranno pacifiche. Quello che ha detto Trump è molto pericoloso». A un mese esatto dal voto del 5 novembre, che può cambiare per sempre il volto dell’America, l’allarme lanciato ieri dal presidente Biden presentandosi a sorpresa nella sala stampa della Casa Bianca fa tremare i polsi, ricordando il 6 gennaio.L’economia ha dato una significativa mano a Kamala Harris, creando 254.000 posti di lavoro nel mese di settembre e facendo scendere la disoccupazione al 4,1%. Gli analisti se ne aspettavano circa la metà e il dato è importante per cercare di cambiare la percezione degli elettori, perché nei sondaggi continuano a dire che Donald è più bravo della rivale democratica nella gestione di economia e immigrazione, ossia i due temi principali della campagna.Secondo gli ultimi rilevamenti, Harris ha un leggero vantaggio a livello nazionale, circa il 3%. La Casa Bianca però si conquista vincendo la corsa alla maggioranza del Collegio elettorale, che si decide prevalendo nei singoli stati. E qui il discorso cambia, perché questo sistema favorisce i repubblicani. I sondaggi sono molti e variano nei risultati, ma nella media danno Kamala avanti di un soffio in Michigan e Wisconsin, e quasi pari in Pennsylvania. Questo è il famoso “blue wall”, che le basterebbe per ottenere la presidenza di misura, con 270 voti elettorali, aggiungendo quello in palio in un distretto del Nebraska. È evidente però che il margine d’errore è nullo. Harris non può perdere in alcuno di questi stati, a meno che per compensare eventuali sconfitte non riesca a vincere in North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada, gli altri quattro stati in bilico, dove invece Trump è leggermente favorito. Secondo il guru delle statistiche elettorali Nate Silver, oggi Kamala ha il 56% di possibilità di vincere e Donald il 44%, mentre secondo il sito538 che Silver aveva fondato stanno55% a 45%. In altre parole, la sfida è più incerta che mai. Le poche migliaia di elettori indecisi ancora rimasti faranno la differenza, assegnando per una manciata di voti i sei o sette stati chiave in bilico. Perciò da oggi comincia lo sprint finale, che mobiliterà tutte le risorse possibili nelle regioni decisive, a meno che Trump non cambi idea e accetti di partecipare a un altro dibattito, e al netto delle “sorprese di ottobre” sempre possibili, visto ad esempio cosa succede nel Medio Oriente o in Ucraina. Sempre Biden ieri ha detto: «Non so se Netanyahu stia cercando di influenzare il voto, nel rifiutare la tregua».Entrambi i candidati stanno visitando tutti gli stati chiave. Oggi Trump tornerà a Butler, in Pennsylvania, dove gli avevano sparato prima della Convention di Milwaukee, con Elon Musk. Barack Obama invece farà campagna per Harris, a partire da giovedì prossimo a Pittsburgh. Bruce Springsteen si è unito a Taylor Swift, appoggiando Kamala con un video accorato in cui ha spiegato così i motivi della sua scelta: «Trump non capisce cosa significhi essere americani nel profondo, è il peggior candidato della mia vita». Su tutto questo, è arrivato l’avvertimento di Biden.