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 2024  ottobre 05 Sabato calendario

Un’ora di simposio a piazza Affari

Duemila e cinquecento anni fa, Socrate e Diogene «disturbavano» gli ateniesi con le loro domande. La domenica pomeriggio passando da piazza Cordusio, Davide Valenti ferma i passanti. Scambia due parole, e consegna un promemoria: «Ore 14.30, piazza Affari». È l’invito a una vera lezione di filosofia. Domenica scorsa il tema era Eraclito e Parmenide. Domani si parlerà di Democrito e Empedocle. 
Valenti, 45 anni, origini siciliane ma a Milano da più di vent’anni, ha insegnato Filosofia al liceo Casiraghi di Cinisello, poi allo scientifico Bottoni di Milano e da due anni è al liceo musicale di Magenta. Un passato da copywriter e da creativo in importanti agenzie pubblicitarie («facevo coppia con Jake La Furia, lui era il mio art director»), poi da artista visivo, ha accantonato questi mondi per insegnare prima alle scuole primarie e poi alle superiori. E ora anche in piazza. Come i «busker», gli artisti di strada, si è iscritto al registro del Comune e ha scelto piazza Affari. «Alla prima lezione c’erano una dozzina di persone. Siccome non passava proprio nessuno, mi sono messo a fermare le persone in piazza Cordusio per invitarle». Alla seconda, c’era lo stesso numero di presenti ma anche un suo ex studente del Bottoni. La voce è girata e alcuni alunni del musicale si sono fatti avanti per esibirsi al suo fianco.
Racconta: «Sono laureato in Filosofia con specializzazione in Estetica, ma ho sempre approfondito anche i temi religiosi e la spiritualità. Da anni pratico la meditazione ed è stato meditando che mi è venuta l’idea. Fare una ricerca spirituale significa voler conoscere se stessi e voler superare i propri limiti. Per me insegnare Filosofia è un’azione artistica, si crea qualcosa di nuovo ogni volta grazie all’interazione col pubblico...».

Ma come si insegna a un pubblico eterogeneo nell’età e nella formazione, capitato lì per caso? «È molto più difficile che in classe, ma più avvincente. Comincio facendo domande al pubblico, scrivo le loro risposte sulla lavagna e poi offro loro le risposte che danno i filosofi. Poi si prosegue con un dibattito a piccoli gruppi. Alla fine del cerchio tutte le opinioni si incontreranno». Le lezioni durano circa un’ora e mezza. Valenti ha capito che voleva insegnare filosofia dopo un episodio alla scuola primaria Elsa Morante di via Pini: «Lavoravo come docente di sostegno in quinta e la maestra disse ai ragazzi che ero laureato in Filosofia e di “farmi tutte le domande che volevano”. Mi chiesero “Perché bisogna pensare?”, “Che cos’è la vita e poi cos’è la morte?»”, e molto altro. Ne uscii commosso e capii che era una gioia grande dare loro delle risposte». 
Le date delle prossime lezioni in piazza saranno pubblicate sul suo sito Internet Davidevalenti.it.