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 2024  ottobre 04 Venerdì calendario

Il boom dell’IA trascina in cielo il cloud italiano

L’intelligenza artificiale corre veloce. A due anni dalla nascita di ChapGpt la valutazione di OpenAI è schizzata a 157 miliardi di dollari stando al nuovo round di finanziamento da 6,6 miliardi appena ultimato. La concorrenza nell’IA è serrata e la società fondata da Sam Altman (in foto) avrebbe chiesto ai suoi nuovi investitori, tra cui spiccano i colossi Microsoft e Nvidia, di evitare di sostenere startup rivali come xAI di Elon Musk. 
Il boom dell’IA sta trainando anche il mercato del cloud come testimoniato dalla mossa di Microsoft che ieri ha svelato investimenti record per 4,3 miliardi in Italia per potenziare l’infrastruttura di data center hyperscale cloud e di IA. Quest’anno il giro d’affari del mercato cloud italiano è atteso in crescita a doppia cifra toccando i 6,8 miliardi di euro, ossia il 24% sopra i numeri del 2023, come indicato dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. Tale ritmo di crescita risulta il più alto degli ultimi sei anni, superiore anche al +20% registrato durante il boom da lockdown del 2020. All’interno delle grandi organizzazioni italiane l’87% delle soluzioni con funzionalità di AI sfrutta modelli di servizio in Cloud. Numeri che collocano la nuvola come «un pilastro imprescindibile per il percorso di digitalizzazione delle imprese del nostro Paese e consentirà di rispondere all’enorme domanda di servizi connessi all’intelligenza artificiale», ha affermato Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation. 
Le aziende italiane mostrano di abbracciare con convinzione il cloud. Ben l’84% delle grandi imprese dichiara infatti di aver migrato in Cloud la totalità dei dati critici legati alle attività di core business (32%) o almeno una parte di essi (52%). «Il Cloud è destinato nei prossimi anni a crescere ulteriormente per effetto dello sviluppo dell’IA in quanto rappresenta la piattaforma di gran lunga prevalente su cui questa viene non solo sperimentata, ma anche sviluppata e implementata dalle aziende più mature», ha spiegato Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformatio