L’Adige, 3 ottobre 2024
Sicurezza a Trento, il problema esiste
Il clamore suscitato dalla trasmissione televisiva sulla sicurezza a Trento, mi ha indotto ad andare a ricercare la registrazione per cercare di capire cosa realmente è successo. Con tutta franchezza ed onestà devo dire che ciò che ho visto altro non è quello che si legge e si vede regolarmente sui vari media locali, quella mostrata è la reale situazione di certi luoghi in pieno centro a Trento. Certo che poi giornalisti come Mario Giordano ci ricamano sopra e amplificano le notizie, però le immagini trasmesse sono vere, sono reali.Come ampiamente prevedibile, la trasmissione ha innescato tutta una serie di reazioni da parte dei vari politici trentini, con in testa il nostro sindaco che non ci sta che questa sia l’immagine di Trento, mettendo comunque le mani avanti affermando che in ogni caso la responsabilità è di altri. Ai cittadini, parlo dei cittadini comuni, quelli che poi devono subire tutto, non interessa di chi sia la responsabilità, se dell’amministrazione comunale o quella provinciale, se del commissario del governo o del magistrato che continua a mettere in libertà le stesse persone pescate per enne volte a commettere lo stesso reato. Ai cittadini interessa solo che queste situazioni di totale degrado e insicurezza vengano eliminate, cittadini che oramai da anni, da molti anni, attraverso un’infinità di lettere e segnalazioni comunicano i loro timori e chiedono l’intervento di chi, per missione e perché pagato, deve garantire la nostra sicurezza. E invece si continua a parlare di «percezione», cioè ci danno degli sprovveduti timorosi di cose che non esistono; a dimostrazione di quanto vecchio sia il problema, ricordo che l’allora sindaco di Trento Alberto Pacher, con una lunga lettera pubblicata su l’Adige, affermava che la proposta di alcune forze politiche di avere la presenza dell’esercito in città per la sicurezza dei cittadini era irricevibile e che mai si sarebbe arrivati a tanto... oggi, se non vado errato, è lo stesso sindaco Ianeselli che fa tale proposta visto che quando si era ancora in tempo non si è colpevolmente intervenuti per stoppare sul nascere ciò che stava accadendo.A questo punto cosa fanno molti abitanti di Trento? Non frequentano più la città, specialmente le zone a rischio e non solo in orari serali notturni, ma in tutto l’arco della giornata. In pratica si replica quanto fatto per gli orsi, non si va più nei nostri boschi, visto che siamo ostaggi di uno sparuto gruppo di animalisti da salotto che, appoggiato dal Tar, è causa di importanti limitazioni della nostra libertà personale come siamo ostaggi di un gruppo di delinquenti che, ben coscienti dell’impunità di cui godono, pensano di poter fare tutto ciò che vogliono.Infine, visto che la situazione sicurezza è sentita in molte altre città italiane e in molti stati europei, in occasione di votazioni, unico momento in cui il cittadino può finalmente esprimersi, si sta verificando un sensibile spostamento verso destra nella convinzione che quella parte politica sia molto più attenta alla nostra sicurezza e, purtroppo, succede sempre più frequentemente che siano pericolosi partiti di estrema destra a guadagnarne. E di fronte a questo fenomeno cosa fa l’altra parte politica? Invece di approfondire le reali cause di questo fenomeno per metterci rimedio, si limita alla consueta e oramai stancante storiella del dare dei fascisti a tutti. Siamo proprio messi male.Renzo Apolloni