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 2024  ottobre 02 Mercoledì calendario

Aumentano le cremazioni a Roma

Cremazioni, boom di richieste E si riducono le liste di attesaIl 58% delle famiglie romane preferisce l’urna funeraria al loculo. Mediamente al Flaminio stazionano 300 salme al giorno, con punte di criticità nei mesi estiviIL FENOMENO
I numeri parlano chiaro e segnano il cambio di abitudini, dettate non solo dai costi, ma anche da un approccio socio-culturale che ha nel corso degli anni mutato significativamente l’ordine delle sepolture. Accade in tutta Europa ed anche in Italia, Roma inclusa. La cremazione, quale ulteriore possibilità rispetto alla tumulazione all’inumazione, è diventata nell’ultimo ventennio una scelta sempre più praticata. Basti pensare che, ad esempio, nel 2001 nella Capitale furono autorizzate 3.711 cremazioni e vent’anni dopo, ovvero nel 2021 il volume era arrivato a superare le 16 mila autorizzazioni.
I NUMERI
Nell’impianto del cimitero Flaminio poi le cremazioni lo scorso anno furono 18.633 a fronte però di un numero inferiore di decessi. L’anno scorso furono 32.071 e la scelta di optare per le ceneri rappresentò il 58%. Da qui la necessità, al crescere della domanda, di migliorare il sistema esistente anche per evitare quella spiacevole situazione di avere i depositi pieni di bare in attesa di essere cremate o l’increscioso onere di dover trovare un posto fuori città che dia seguito a una volontà chiara e lecita. Come detto, in parte la scelta è culturale e segue un cambio d’ abitudini che si è diffuso in tutta Europa (basti pensare ad esempio che in Gran Bretagna la percentuale delle cremazioni sui decessi supera il 67%). Ci sono poi anche risvolti economici. Il costo di un “loculo adulto” varia in base alla posizione da un minimo di 418 euro a un massimo di 3.500 euro. A questo si devono aggiungere i costi di tumulazione (170 euro per la tomba, 320 euro a terra). La cremazione, invece, costa 400 euro. Da tempo, tuttavia, la situazione è comunque problematica con “punte” di criticità che raggiungono l’apice nei mesi estivi, ad agosto soprattutto.
I TEMPI
Mediamente al Flaminio stazionano circa 300 salme in attesa della cremazione, nel migliore dei casi dentro a container refrigerati altrimenti su tubi “innocenti”. Dunque il quantitativo di arretrato è diventato sistemico e sicuramente non dignitoso per le famiglie costrette ad attendere mediamente trenta giorni per poter dar seguito alla cremazione di un caro. La situazione è ben chiara al dipartimento Tutela Ambiente che fa presente come a condizioni correnti sia aumentata la richiesta in maniera esponenziale, passando dall’8% al 67%. Attraverso però le risorse stanziate nello scorso Bilancio, Ama ha potuto bandire una gara per la realizzazione di un nuovo forno. I lavori sono in corso e si ultimeranno non oltre la prossima primavera. L’obiettivo è quello di entrare a “sistema” con un nuovo impianto già alla fine della prima metà del 2025. Intanto è stata abrogata la tariffa per la cremazione fuori Comune, eliminando un disagio per i cittadini.