Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  ottobre 02 Mercoledì calendario

"Zona riservata agli spacciatori" in una piazza di Torino

In piazza Bengasi è «vietato l’accesso a residenti e commercianti in zona». Questo perché si tratta di un’area «riservata a spacciatori e criminali». È quanto recitano i cartelli affissi nella notte tra lunedì e martedì su lampioni e muri dei palazzi della piazza al fondo via Nizza, al confine Sud di Torino. Un’iniziativa provocatoria rivendicata dal neonato comitato di residenti «Nizza Bengasi», finalizzata a richiamare l’attenzione sui problemi che, da oltre due anni, affliggono in quella fetta di Millefonti.Il riferimento è alla massiccia presenza di pusher che quotidianamente, dall’alba a notte, invadono il quartiere. Ieri, intorno alle 19, in un raggio di 500 metri se ne contavano 35, distribuiti in quattro location: il cuore della piazza, davanti a uno degli ingressi del capolinea della metropolitana (ieri sera quattro pusher); il tratto di via Nizza al civico 389, dove sorge una rientranza (nove); l’incrocio tra corso Maroncelli e la piazza stessa, ai piedi degli alberi (otto); e il giardino Maiocco, nell’area di corso Caio Plinio (quattordici pusher). Una presenza che, oltre ad alimentare un clima di insicurezza nel quartiere, negli ultimi tempi si è portata dietro il problema della microcriminalità. In zona è aumentato il numero di scippi, furti nei negozi, auto depredate. Gli autori? Spesso tossicodipendenti, che da qualche tempo si incontrano seduti sui marciapiedi o davanti ai portoni dei palazzi. Gli ultimi episodi risalgono agli ultimi due giorni: ieri un passante è stato scippato del proprio zaino al fondo della piazza; il giorno prima un taxi era stato depredato in pieno giorno in una via laterale.Di questo l’altro giorno in Circoscrizione 8 si erano lamentati una quarantina di cittadini, che si erano presentati in sede di commissione portando con sé una petizione di protesta accompagnata da 450 firme, depositata negli uffici del centro civico lo scorso aprile. A inizio luglio in trecento, tra residenti e commercianti in zona, avevano invece dato vita a un sit-in serale di protesta in piazza Bengasi: «Da quella manifestazione non abbiamo visto cambiamenti, se non in peggio» attacca Matteo Rossino, portavoce del comitato «Nizza Bengasi».Il tema è stato sollevato lunedì in Sala Rossa da Giuseppe Catizone, consigliere in quota Lega. A lui ha risposto Marco Porcedda, assessore alla Sicurezza: «Il martedì e il giovedì i vigili urbani presidiano l’area, percorrendo a piedi il tratto finale di via Nizza» ha chiarito l’assessore. A breve, sempre nella zona al fondo di via Nizza, si interverrà sull’illuminazione, «che sarà potenziata». I negozianti in zona, inoltre, stanno lavorando a iniziative extra volte ad animare il quartiere. Tra i piani del Comune, infine, c’è il rilancio dell’ex dazio, struttura abbandonata nel cuore di piazza Bengasi. «Bene i progetti per rivitalizzare la piazza, ma i problemi di sicurezza sono attuali e vanno risolti in tempi rapidi» secondo Catizone.