Il Messaggero, 30 settembre 2024
30 milioni di pellegrini a Roma per il Giubileo
ROMA Per il Giubileo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha stimato una media di «100mila pellegrini al giorno». Fatte le debite proporzioni, sono 36 milioni di presenze per l’intero Anno Santo che prenderà il via alle ore 18 di martedì 24 dicembre, esattamente fra 85 giorni. In termini economici parliamo di un volume d’affari fra 4 e 4,5 miliardi di euro, Ci sono anche stime più prudenti che indicano in 30 milioni il numero dei turisti e pellegrini attesi. Indipendentemente dalle cifre effettive finali, la stima, ovviamente, è che questi flussi si concentreranno in occasione dei grandi eventi religiosi legati al Giubileo. Sono 33 in tutto, con maggio e giugno, rispettivamente con 6 e 7 celebrazioni, a farla da padrona, poi 5 ad ottobre, 3 a febbraio, marzo, aprile e settembre; due a novembre e una sola celebrazione giubilare a dicembre 2024 (l’apertura della Porta Santa), gennaio, luglio e dicembre 2025. E dunque il boom di turisti ci sarà soprattutto nel periodo estivo e in particolare in concomitanza dei grandi eventi, per i quali si prevede anche un milione di afflussi giornalieri. La data cerchiata in rosso sul calendario è soprattutto il Giubileo dei giovani, in programma dal 28 luglio al 3 agosto. Per questo Roma si sta preparando con una serie di interventi strutturali, fra cui spiccano i cantieri di piazza Pia con il sottopasso, di piazza Risorgimento con la risistemazione della piazza entrambi in zona Vaticano. Poi, la stazione Termini e piazza dei Cinquecento e, infine, con il rifacimento del ponte dell’Industria.GIRO D’AFFARICome detto, la stima è di un giro d’affari compreso tra 4 e 4,5 miliardi di euro, che si ottiene moltiplicando il numero di pellegrini in arrivo con la capacità di spesa. Anche qui, però, vanno fatte alcune analisi. Sulla spesa alimentare, Fiepet-Confesercenti (che riunisce ad esempio ristoranti, bar e pizzerie) prevede un miliardo di introiti aggiuntivi (+12-14 per cento), calcolando una spesa media per ogni pellegrino tra i 40 e i 50 euro per cibo e bevande. Ma è sulla tipologia di visitatore che i numeri sono più complessi. Secondo Assoturismo Lazio associazione di categoria a sua volta parte di Confesercenti infatti la spesa media dei pellegrini si assesterà intorno ai 150 euro al giorno, mentre la media di un turista “ordinario” è tra i 200 e i 260 euro al giorno. La ragione di questa differenza è presto detta: il turismo religioso spesso coinvolge persone certo non “alto spendenti”, che si muovono in massa e si appoggiano a strutture ecclesiastiche. Oppure alla rete, frequentemente fuori dai circuiti regolari, di affitti brevi.I NUMERIA Roma, il Campidoglio ha censito un totale di 31.757 strutture ricettive. Di queste, solo 1.223, il 3,9%, sono alberghi. Tutte le altre 30.534, il 96,1%, sono le varie extraalberghiere: dai bed & breakfast, alle case vacanze, affitti brevi, campeggi, ostelli e via dicendo. Solo nel I Municipio, il Centro Storico, è localizzata oltre la metà di tutta la capacità ricettiva globale di Roma con 16.480 strutture. Il Comune nell’ultimo biennio ha effettuato oltre 10mila controlli, un numero superiore al totale dell’ultimo decennio.«NON BASTA»«Roma, come ogni altro comune italiano, non ha gli strumenti per affrontare la crescita incontrastata delle strutture extralberghiere nel centro storico», spiega l’assessore al Turismo e Grandi eventi del Comune di Roma, Alessandro Onorato che aggiunge: «Noi vorremmo impedire, nel sito Unesco, nuove aperture per due o tre anni, ma non possiamo finché il Governo non interviene con una legge nazionale. Il Cin non è risolutivo, non è altro che l’iscrizione a un albo: ci potremmo ritrovare con case con il codice ma senza requisiti di agibilità per il Comune. Il problema non è chi gestisce due o tre case e rispetta le leggi, ma le società che ne possiedono decine e decine e gli abusivi. Per allentare la pressione dal centro vorremmo modificare la tassa di soggiorno per renderla tanto più bassa quanto più ci si allontana dal centro. Anche qui, però, dobbiamo aspettare il Governo. E poi stiamo lavorando per valorizzare gli itinerari alternativi, che da soli varrebbero un viaggio. Penso alla Città di Gabi, al Parco degli Acquedotti, a via Appia e a Ostia Antica».FLUSSI RECORDNonostante queste difficoltà, in realtà, il turismo di Roma sta vivendo un’impennata dopo la batosta generata dal Covid. La Capitale infatti è la meta cresciuta di più in Europa nel 2024, trascinata soprattutto dai visitatori stranieri, statunitensi in testa. A incidere su questi numeri è anche la politica dei grandi eventi, dopo anni di immobilismo. Tra la primavera e l’estate, ad esempio, a Roma sono arrivati, tra gli altri, gli Internazionali di tennis, il Giro d’Italia, gli Europei di atletica. Da gennaio a luglio di quest’anno nella capitale si sono registrati oltre 12,3 milioni di arrivi per 28,7 milioni di presenze con un incremento sullo stesso periodo del 2023 di oltre il 6,7% per gli arrivi e del 5,2% delle presenze. Numeri che, in vista del Giubileo, si stima possano crescere ancora.