la Repubblica, 30 settembre 2024
Intervista al padre dei neonanti uccisi da Chiara Petrolini
Parma – La voce trema, la decisione se rispondere o meno alle domande è stata sofferta, e Samuel spiega: «Su di me c’è una pressione costante. Continuo a vivere e a lavorare, non mi fermo. Ma il mio mondo è finito, è evidente». Samuel ha vent’anni. È l’ex fidanzato di Chiara Petrolini e il padre dei due bambini che la studentessa universitaria ha partorito di nascosto e poi sotterrato nel giardino di casa, a Vignale di Traversetolo. Di quei due neonati che adesso chiama «figli», Samuel non ha mai saputo nulla. Ha chiesto di organizzare i funerali per quei bimbi che non ha mai stretto tra le braccia e rivela a Repubblica : «Vorrei che il primo figlio, nato il 12 maggio 2023, si chiamasse Domenico, perché è il nome del mio migliore amico. Il secondo, invece, Angelo. Perché grazie a questo bimbo, ritrovato per primo sotto la terra del giardino abbiamo scoperto tutto questo orrore. È il nostro angelo».Ma lei quando ha capito di essere vittima di un inganno?«Quando sono stato chiamato in caserma dai carabinieri. Mi hanno interrogato due volte e continuavo a ripetere: “Ma è tutto reale? O è un film?”. Ho iniziato a piangere. Ero, e sono, sotto shock. Il mondo si è fermato all’improvviso».Quando è stato trovato il primo bambino si è sentito con Chiara?«Sì, è stata lei che mi ha scritto esattamente così: “Hanno trovato un bambino in casa mia, siamo scioccati”. Ma ancora non si sapeva nulla».E quando ha saputo tutta la verità l’ha richiamata?«No, da quel momento non l’ho più voluta sentire. Ho subito nominato l’avvocata Monica Moschioni che mi assiste in questo doloroso percorso. Lei il 4 settembre mi ha mandato un messaggio di auguri per il mio compleanno e mi ha chiesto se volessi parlare con lei. Non le ho risposto».Da quanto tempo conosce Chiara?«Dalle elementari. Ho sempre voluto Chiara, la guardavo e pensavo che era proprio bella. Alle medie ci siamo messi insieme con un messaggio su whatsapp e da lì è stato un tira e molla. Tra il primo e il secondo bambino c’è stato un anno di stop, ad esempio, ma a settembre scorso mi sono anche tatuato il suo nome sul polso. Tutti ricordi sporcati. Come quello del primo bacio».Ma davvero non aveva notato nulla di diverso nel fisico e nell’atteggiamento di Chiara?«Nulla, né un filo di pancia né il seno più grosso. Lei era la stessa di sempre. Nessuna ombra nel suo sguardo che potesse farmi pensare che nella sua vita stava cambiando qualcosa. Aveva una maschera. Una ragazza splendida e perfetta con tutti, compresi i suoi genitori. Lei mi ha riportato sulla strada giusta quando l’ho tradita. Poi si è comportata all’opposto, mi ha rovinato la vita».Ripensando al passato non ha riconosciuto qualche segnale?«Nulla, ripeto, nulla di strano. Non avevamo rapporti protetti perché lei diceva che prendeva la pillola, poi ha iniziato a dire alle amiche che non la prendeva più. Ma a me non ha detto nulla».Sa che Chiara è stata violentata anni fa?«Sì, me l’ha confidato nel 2022. Eravamo in vacanza, una sua amica se l’è fatto scappare. Allora lei si è messa a piangere e si è confidata con me. Io le ho detto di andare subito a denunciare, ma ormai era passato troppo tempo».Vorrebbe dei figli?«Sono giovane, non mi sento ancora pronto. L’idea mi spaventaperò i bambini mi piacciono molto. E se la situazione con Chiara lo avesse richiesto li avrei tenuti tutti e due».Perché Chiara l’ha fatto?«Penso, per la morte del primo bambino, che l’abbia fatto perché temeva il giudizio degli altri, come ha detto ai carabinieri. Ci teneva al giudizio di tutti, infatti rigava dritto. Non c’era mai qualcosa fuori posto nella sua vita. Per il secondo bambino invece penso che l’abbia voluto fare. Avrà pensato che nessuno se ne era accorto, che non l’avrebbero scoperta e l’ha rifatto».Che sentimenti prova nei suoi confronti adesso?«Non ci sono più sentimenti, si è spento tutto. Io sono vuoto».Le vorrebbe dire qualcosa?«Preferisco non rispondere».Ha ancora fiducia nelle persone?«Fatico molto a dare fiducia a qualcuno adesso. Sono irrimediabilmente cambiato».E se Chiara le chiedesse scusa, come reagirebbe?«Non rispondo a questa domanda». Ma la voce di Samuel è triste.