Libero, 24 settembre 2024
La libreria più antica d’Italia, e forse del mondo
Non solo la libreria più antica d’Italia ma, se alcune verifiche daranno esito positivo, la più antica del mondo. Siamo in corso Vittorio Emanuele II a Milano.
Qui, all’ombra della Madonnina, anche i turisti stranieri si mettono in fila per visitare quasi si trattasse di un museo la libreria Bocca, un luogo davvero speciale per tutti gli amanti della cultura dove non solo si possono comprare libri ma soprattutto vedere moltissime opere d’arte. E sono proprio gli stessi attuali proprietari Giorgio e Monica Lodetti a guidare con grande competenza ogni singolo acquirente alla scoperta di tanta meraviglia.
La loro famiglia è subentrata nel 1978 ai Mauri delle Messaggerie, a loro volta eredi dell’attività dei Bocca fin dal 1951. Una passione quella dei Lodetti tramandata da papà e mamma ai figli. A Milano, infatti, tutti sanno che non si entra nella loro libreria specializzata in monografie e cataloghi d’arte solo per comprare testi ma soprattutto per respirare un’atmosfera che ricorda quella dei famosi circoli culturali ottocenteschi dopo si parlava, si discuteva e ci si confrontava. Proprio per questo l’attivita dei fratelli Lodetti è stata dichiarata “Locale storico d’Italia” con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
Ciò che colpisce, innanzitutto, entrando nel negozio è l’eccezionale e originalissima fattura dei suoi arredi. Fin da subito ci si trova a camminare su di un tappeto di marmi policromi e lo sguardo non riesce a posarsi per più di qualche istante su un singolo oggetto tante sono le forme e i colori disposti sapientemente per affascinare i clienti. Una tale concentrazione di stile che al proprietario naturalmente brillano gli occhi quando mostra entusiasta le opere d’arte disseminate qua e là. «Ogni angolo testimonia il passaggio di tutti gli artisti che nel corso degli anni ci hanno fatto visita; spiega Lodetti. Grandi talenti come Sergio D’Angelo, noto alle cronache per essere stato il fondatore del cosiddetto “movimento nucleare” del 1951 che con la sua prospettiva pittorica ha deciso di «portare la luce del giorno in una galleria dove il sole per definizione non dovrebbe proprio arrivare». O come Marco Petrus, Luca Pignatelli e Koji Jamamoto, i cui dipinti decorano il soffitto in un’esplosione di luci e di colori.
Il titolare mostra poi un salottino dove ci si può sedere accanto a un’opera di Walter Valentini e “la porta del sole” espressamente realizzata per affascinare i clienti fin dal loro ingresso da Nico De Sanctis nel 1995. Presente anche un pianoforte per le serate musicali. Straordinaria, poi, l’impronta lasciata da Caterina Tosoni che ha composto una storia per immagini della libreria stessa con una scultura dell’Italia fatta di materiale riciclato. L’opera è composta di quattro grandi pannelli dove è segnata l’esatta ubicazione delle altre sedi di proprietà della famiglia Bocca presenti nel passato sia in Italia che all’estero. In particolare sono evidenziate quelle di Milano, aperta il 29 settembre 1936, e quella di Firenze situata in via De’ Cerretani, dal 1824. Illustrata anche quella di Parigi e quella di Roma, inaugurate rispettivamente nel 1810 e del 1870.
Tra queste, l’unica ancora esistente è proprio quella meneghina ma le tracce di quelle ormai scomparse fanno capolino dai testi di storia. Basti ricordare per esempio quella capitolina di piazza di Spagna citata nelle memorie del grandissimo Giorgio De Chirico. Proprio per questo Lodetti ha scritto anche un libro sulla storia della libreria e cercando negli archivi ha trovato qualcosa di molto interessante. Tre fratelli di cognome Bocca e di professione librai e stampatori figurano negli archivi del lontano 1789, anno della Rivoluzione Francese. Sono per certo loro ad aver fatto crescere in passato l’attività. «Esiste però anche un Antonio, secondo Bocca attivo ad Asti nel 1744», spiega il titolare, «se riuscissi a dimostrare un collegamento tra le due famiglie allora la mia libreria diventerebbe la più antica non solo d’Italia ma del mondo, titolo attualmente detenuto dalla Bertrad del quartiere Chiado a Lisbona».
Intanto, oltre che al passato, i fratelli Lodetti pensano anche il futuro. Dal 2021 hanno deciso di aprire la loro sede a incontri culturali, trasmessi dapprima su facebook e instagram per poi passare a youtube col nome “Social TVL Bocca”. Numerosissimi gli ospiti importanti, tra i quali il conduttore Fabio Fazio, il filosofo Carlo Sini e il critico musicale Quirino Principe. E il tutto naturalmente sempre orientato alla scoperta di nuovi talenti. Lodetti racconta di essersi sempre sentito un mecenate. «Noi siamo innanzitutto una famiglia di collezionisti», spiega. «Acquistiamo dai giovani artisti e li aiutiamo a crescere».
Infine, è importante ricordare che proprio grazie alla passione dei fratelli Lodetti nel corso degli anni la libreria Bocca ha collezionato una lunghissima serie di riconoscimenti dagli enti più prestigiosi. Cofondatrice dell’Associazione Culturale delle Librerie Storiche e Antiquarie d’Italia e medaglia d’oro della Camera di Commercio di Milano, nel 2002 questo fiore all’occhiello della comunità artistica lombarda è stata consacrata “locale storico” da parte dell’Associazione Locali Storici d’Italia, nel 2005 “Bottega Storica del Comune di Milano”, nel 2006 “Locale Storico della Regione Lombardia” e nel 2007 “luogo del cuore” dal Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano. E non poteva essere altrimenti.
La libreria Bocca, che tra i suoi clienti assidui ha avuto Giovanni Spadolini e tra i suoi dipendenti Valentino Bombiani, nel corso dei secoli ha pubblicato 675 opere prime italiane e straniere facendo conoscere il lavoro di artisti come Gioberti, Pellico, Previati, Segantini, Nietzsche, Kierkegaard e Lombroso. Un vero e proprio dono alla cultura italiana, che è assolutamente imperativo ricordare sempre con gratitudine.