la Repubblica, 23 settembre 2024
Ricatto ai Jackson
Non c’è pace per Michael Jackson. I suoi eredi hanno fatto sapere di aver intrapreso un’azione legale nei confronti di un uomo (presumibilmente un ex collaboratore della popstar morta il 25 giugno del 2009) che chiede 213 milioni di dollari in cambio del suo silenzio su alcuni episodi della vita privata di Jackson, in particolare sui presunti casi di abusi.
Il legale della famiglia Jackson, John Branca, pur senza rivelare il nome della persona da cui è partita la richiesta, ha reso noto che le minacce violerebbero un accordo di non divulgazione stipulato con l’accusatore: dalla ricostruzione di alcuni media, tra cui il Financial Times, lo sconosciuto avrebbe ricevuto 3,3 milioni di dollari nel 2020 per non tornare sull’argomento. Branca ha poi dichiarato: «L’avvocato di questa persona ci ha persino detto: “Se le nostre richieste non saranno soddisfatte,dovremo condividere le accuse con un gruppo più ampio di persone”. Basta così». La minaccia arriva proprio in vista dell’uscita nelle sale del biopic Michael, diretto da Antoine Fuqua e interpretato dal nipote di Jackson, Jaafar, che uscirà nell’aprile del 2025.
Jackson non è mai stato condannato o ritenuto legalmente responsabile per alcuna accusa di molestie su minori, ma di quella vicenda si continua ancora a parlare. In particolare Wade Robson e James Safechuck hanno rilanciato le accuse nel documentarioLeaving Neverland. Attualmente i due accusatori sono in attesa di processo, ma affermano che la società di Jackson ha prima favorito gli abusi e ora cerca di ripulire l’immagine del cantante con un biopic edulcorato. Nel docufilm i due sostengono di essere stati molestati da Jackson quando erano ragazzini. —