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 2024  settembre 22 Domenica calendario

Bayesian, allarme sui file di Lynch «Nel relitto dati sugli 007 occidentali»

PALERMO I sommozzatori si sono calati a 50 metri di profondità dove giace il relitto del Bayesian. Un lavoro a cui sono abituati. Sono altri i rischi che temono. Secondo la Cnn, avrebbero chiesto una sorveglianza rafforzata nel timore che i dati sensibili che sarebbero custoditi nelle casseforti del veliero possano interessare governi stranieri. Quelli di Russia e Cina su tutti. L’emittente televisiva americana cita un funzionario coinvolto nel piano di recupero del veliero affondato il 19 agosto scorso davanti alle coste di Porticello, in provincia di Palermo. Otto le persone morte, tra cui il tycoon britannico Mike Lynch, fondatore dell’azienda di cybersicurezza Darktrace e proprietario del superyacht. A bordo potrebbero esserci informazioni altamente riservate legate anche ad alcuni servizi di intelligence occidentali. I file sarebbero custoditi all’interno di casseforti a tenuta stagna, memorizzati in hard disk super-crittografati.
I RISCHI
All’inizio si temeva la più classica delle razzie, che qualcuno cioè si calasse in fondo al mare per recuperare gioielli e altri oggetti di valore delle persone rimaste intrappolate in una bolla d’aria che si è esaurita in pochi secondi la notte della tragedia. Ora invece si teme che il relitto possa interessare anche a governi stranieri. «È stata accettata e attuata una richiesta formale di ulteriore sicurezza del relitto fino a quando non potrà essere recuperato», ha confermato alla Cnn Francesco Venuto della Protezione civile siciliana.
I CONTROLLI
Probabilmente Lynch, magnate della cyber security inglese, viaggiava sempre con un bagaglio di informazioni top secret. L’imprenditore informatico ha lavorato con importanti agenzie governative che si occupano di sicurezza, dagli Stati Uniti ad Israele. Una storia di algoritmi e software che hanno fatto la fortuna di Lynch diventato miliardario. Ecco perché se c’è davvero del materiale criptato in fondo al mare bisogna metterlo al riparo.
Gli investigatori palermitani assicurano che la vigilanza sul relitto viene garantita 24 ore su 24 e che finora sono stati riportati in superficie solo gli hard disk del veliero. L’area dell’affondamento è interdetta alla navigazione con un raggio di 500 metri dal punto dell’inabissamento. Giorno e notte una motovedetta della guardia costiera presidia quel tratto di mare anche in profondità con l’ausilio di sonar ed ecoscandaglio. Ora però la Cnn riporta una voce che suona come un allarme.