Corriere della Sera, 22 settembre 2024
Uccide la nonna con le forbici
«La nonna è morta ma io sto bene», dice così Simone Monteverdi, 22 anni, all’operatore del 112. Sono le 9.30 di mattina a Chiavari e quella non è l’unica chiamata: le urla dall’appartamento dove il giovane ha ucciso la nonna, Andreina Canepa, 82 anni, hanno infranto la tranquillità di corso Lavagna. «Non so perché l’ho fatto, abbiamo litigato e poi l’ho colpita, le forbici le ho gettate dalla finestra», confessa il nipote ai carabinieri ma portato in caserma smette di parlare. La pm Francesca Rombolà e la medico legale Sara Lo Pinto accertano che i colpi di forbice sono stati numerosi ma uno, alla gola, è risultato fatale.
Simone Monteverdi viveva con nonna Andreina e la accudiva: era malata di Alzheimer. La madre del ragazzo e la sorella si erano trasferite da poco e lui era rimasto solo con l’anziana. Alcuni vicini hanno descritto il giovane come «schivo» e «problematico» e anche gli inquirenti stanno inquadrando il delitto come frutto di una condizione di disagio psichico.
La tragedia di Chiavari è il secondo femminicidio nel Tigullio nel giro di pochi giorni. Giovedì a Sestri Levante Giampaolo Bregante, ex comandante di navi, ha tolto la vita alla coniuge, Cristina Marini, sparandole. Ha detto di averlo fatto perché era depressa e non si voleva curare. Nel 1999, sempre a Chiavari a poca distanza da Corso Lavagna, un ragazzo, con la fidanzata, aveva ucciso i due nonni.