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 2024  settembre 22 Domenica calendario

Alluvione, i primi 24 milioni

ROMA Da dicembre per aziende e imprese sarà obbligatoria la polizza privata per eventi estremi, come alluvioni e terremoti: nessun rinvio. «Ma non ci deve essere l’assicurazione obbligatoria per le case private», ha detto perentorio Matteo Salvini, ministro leghista delle Infrastrutture, aprendo così di fatto una spaccatura nel governo che sulle polizze per le casa sta cercando, con difficoltà, di trovare la quadra. Infatti Nello Musumeci, ministro di FdI della Protezione civile, venerdì aveva annunciato l’obbligatorietà delle assicurazioni e ieri ha cercato di correggere il tiro: «Per le famiglie e le case civili bisogna decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo». E ancora: «Stiamo lavorando per un partenariato pubblico-privato anche con i ministri Urso e Giorgetti. La polizza assicurativa, visto il cambiamento climatico, oggi è una necessità».
L’emendamento
Ritirato l’emendamento al decreto Omnibus che era stato presentato da tre senatori di Fratelli d’Italia: volevano che le polizze obbligatorie per le imprese venissero rinviate di un anno, a dicembre del 2025. Ma Giancarlo Giorgetti, ministro leghista dell’economia, e Adolfo Urso, ministro FdI delle Imprese, avevano immediatamente ribadito l’entrata in vigore per il dicembre di quest’anno. E i tre senatori hanno ritirato l’emendamento.
La premier
In mattinata ieri il Consiglio dei ministri ha stanziato 20 milioni per l’Emilia-Romagna e altri 4 per le Marche per affrontare l’emergenza dei disastri che dal 17 settembre hanno travolto le due regioni. «Abbiamo convocato in tempo reale il Consiglio dei ministri, abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, abbiamo fatto uno stanziamento iniziale e siamo rimasti d’accordo con la Regione che poi valuteremo i danni quando si ha più chiara l’entità di ciò che è accaduto», ha detto la premier Giorgia Meloni che ha voluto minimizzare le non poche polemiche che hanno caratterizzato la giornata: «Le polemiche ci stano sempre in Italia, io preferisco lavorare. Le polemiche le lascio agli altri». La premier si trovava in Sicilia, a Ortigia, per presenziare al G7 dell’Agricoltura.
Il botta e risposta
Ma le polemiche ieri non ci sono state soltanto all’interno della maggioranza di governo. Dall’Emilia-Romagna c’è stato un botta e risposta tra la presidente della Regione Irene Priolo e i ministri Salvini e Musumeci. Il motivo: i soldi stanziati per l’emergenza del 2023, la stessa drammatica emergenza di questi giorni. Salvini aveva chiesto conto alla presidente Priolo di come fossero stati spesi quei soldi. «I fondi ricevuti sono stati tutti rendicontati ed è tutto nella disponibilità del governo in tutte le sue articolazioni», ha replicato Priolo. Che ha voluto precisare: «I 20 milioni stanziati sono soltanto un punto di partenza perché per risistemare mezza Romagna finita sott’acqua ce ne vorranno molti di più». La presidente ha anche fatto sapere che ieri gli sfollati della regione si erano dimezzati, sono passati a 1.266 da 2.500 che erano.
Opposizioni all’attacco
Bonaccini, ex presidente dell’Emilia-Romagna: «Servirebbe una grande collaborazione tra le istituzioni – ha detto al QN – anziché lo scaricabarile». Angelo Bonelli, leader dei Verdi: «Il governo si è totalmente disinteressato di quanto stava accadendo in Sicilia con la siccità: con vigneti e agrumeti estirpati o degli animali abbattuti a causa della carenza di acqua, o delle alluvioni che si sono abbattute in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia. Ora la risposta del governo alla crisi climatica è la polizza assicurativa a carico di famiglie e imprese». E Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd, ha aggiunto: «Mi auguro che il governo abbia preso coscienza che il cambiamento climatico è in atto. Non è una cosa futuribile».