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 2024  settembre 21 Sabato calendario

Un anno di “giornate mondiali”

C’era una volta Frate Indovino. Anzi, c’è ancora, e guai se non ci fosse per moltissime famiglie: il popolarissimo calendario festeggia nel 2025 i suoi primi 80 anni e lo fa con una tiratura di 2 milioni di esemplari. Nel mondo dei cellulari e delle app con datario, sveglia, agenda incorporati i lunari resistono. Però non sono più i tempi di Rino Cammilleri che raccontava le vite del santo del giorno con brio. Lo faceva già sul Borghese di Feltri e ai tempi in redazione girava la malignità che Vittorio l’avesse confuso con il Camilleri di Montalbano, Andrea, con una emme in meno nel cognome e decine di migliaia di lettori in più. Vero o falso che fosse il pettegolezzo, l’apologeta con la doppia emme finì al Giornale, ancora con Feltri. Oggi, però, con l’eccezione del citato super-Cappuccino, sono tempi duri per i santi, in carne ed ossa o solo su carta.
Al loro posto, purtroppo, c’è il Calendario dell’Onu. Quasi ogni giorno si celebra una ricorrenza laica e le Nazioni Unite ne hanno pubblicato la lista. In tutto sono 152.
PER TUTTI I GUSTI
Si parte il 1° gennaio con la Giornata mondiale della pace, non poteva essere altrimenti, ma già il 13 del mese è la giornata mondiale del dialogo tra religioni e omosessualità e non è chiaro quanto abbiano da dirsi.
Il 16 poi è dedicato alla neve, che è un po’ come la pace: chissà dove sono finite le nevi di una volta. Se lo chiedeva Villon nel Quattrocento, meditando sul riscaldamento globale. Nel frattempo si attende l’invenzione della pace artificiale da sparare sui campi russo-ucraini. Il giorno successivo è dedicato alla pizza italiana. Astenersi perditempo e ananassi australiani.
Il 27 gennaio è il giorno della memoria (il ricordo della Shoah) ma già il primo di febbraio ecco spuntare a sorpresa la giornata mondiale del velo islamico seguita il 6 da quella contro le mutilazioni genitali femminili. Un colpo al cerchio e uno alla botte, e anche al vasetto visto che il giorno precedente, 5 febbraio, è giornata mondiale della Nutella.
A marzo si parte l’11 con la giornata mondiale del sonno, il 13 si celebra il rene, il 17 le torte, il 20 le felicità (potevano unificarla alle torte). Il 21 c’è un assembramento: giornata internazionale delle foreste, giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, giornata mondiale della pace interiore, giornata mondiale della poesia, giornata mondiale della sindrome di Down. Marzo si chiude con la giornata mondiale del backup, il dio ignoto dell’informatica.
Ad aprile si festeggiano la voce (il 16), la lotta contadina (il 17), la migrazione dei pesci (non se ne parla mai abbastanza), i pinguini (il 25, piacciono a tuttti, finchè non li si annusa); chiude, il 26, la giornata mondiale della proprietà intellettuale (Non fotocopierai il libro d’altri).
Maggio comincia bene: il 4 è la giornata mondiale della risata, il 5 la giornata internazionale delle ostriche e quella dell’igiene delle mani (giustamente accorpate). Per ben due giorni, 8 e 9, ci si dedica al ricordo e riconciliazione per coloro che hanno perso la seconda guerra mondiale. L’8 maggio è pure la giornata mondiale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (ma della stella di David rossa, l’elenco non lo specifica). A maggio ci sono belle feste: whisky, api, hamburger.
A giugno comincia a far caldo e il 6 del mese è dedicato al naturismo. Poi, fra vento, yoga, giraffe, si chiude con la giornata mondiale del cane in ufficio.
Luglio si concentra sugli Ufo e sul bacio (rispettivamente il 2 e il 6 del mese) mentre Agosto celebra i mancini, gli elefanti e il cane.
Settembre è ambizioso: si va dalla giornata mondiale per la custodia del Creato a quella per il benessere sessuale, dalla democrazia ai sogni passando per un mondo senza sacchetti di plastica. Nemmeno Ottobre scherza: il 17 è la giornata mondiale dell’eradicazione della povertà (in Italia non si è celebrata durante il Conte I e Conte II, il periodo in cui la povertà era stata abolita). Miseria e nobiltà: il 25 è giornata mondiale della pasta.
GUERRA INQUINANTE
A novembre c’è la Giornata internazionale delle Nazioni Unite per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente in situazioni di guerra e conflitto armato è celebrata in tutto il mondo. È proprio come avete letto: il problema non è la guerra né l’inquinamento, bensì chi non rispetta l’ecologia mentre combatte. Ogni esercito dovrebbe prevedere una compensazione delle emissioni di CO2. Una cannonata, cinquanta alberi da piantare. Il mese piovoso e nebbioso dedica giornate alla gentilezza e alla filosofia, poi il 19 ti piazza lì una singolare doppietta: giornata internazionale dell’uomo e giornata mondiale del gabinetto. Tutto per dirci che siamo degli stronzi?
Il 29 novembre, infine, è la giornata internazionale di solidarietà per il popolo palestinese che ne ha tanto bisogno, coi capi che si ritrova.
Dicembre è dedicato alla montagna, al tango e allo snowboard. Ma anche a cose serissime: migranti e solidarietà umana. E a chiudere in gloria, il 22 dicembre, arriva la giornata mondiale dell’orgasmo.