La Stampa, 21 settembre 2024
I furti nelle librerie di Torino
Lo hanno fermato l’altro pomeriggio alla Mondadori di piazza Castello. Zaino in spalla: «Arrivederci!». Lo hanno bloccato lì, sull’uscio, i dipendenti del punto vendita: «Apra lo zaino per favore». Alla fine ha ceduto. Dentro c’erano 13 libri appena rubati dagli scaffali dello store. Tredici. E non è neppure un record. I commessi hanno poi chiamato i carabinieri. Lo conoscevano: gli agenti dell’Arma lo definiscono un «ladro seriale».È solo l’ultimo episodio di quello sta diventano un fenomeno: se a Milano c’è chi svuota le librerie comprando in massa centinaia di libri, a Torino li rubano. A pacchi. Libreria Libraccio in via Santa Teresa, qualche giorno fa. Stessa storia. Personaggio differente. Una donna con trenta volumi nascosti addosso è stata bloccata soltanto dal sistema anti-taccheggio. Non è l’unico caso di furti «massicci», tentati o riusciti, in estate. A giugno era successo alla Luxemburg, quando i dipendenti avevano pizzicato un «tossicodipendente che conosciamo», assicurano, mentre tentava di portare via decine di libri nascosti in una borsa di tela.Un disastro. Soprattutto per le casse delle librerie medio-piccole che piangono per le difficoltà economiche, e troppo spesso chiudono perché «nessuno legge più». I più ricercati sono gli Adelphi e gli Einaudi. Ma l’attenzione è rivolta anche ai grandi classici e alle ultime uscite, senza distinzioni. Non sono i libri più venduti, ma di quelli più rubati. Che più spesso spariscono dagli scaffali delle librerie di Torino. Soprattutto in centro.Il numero di furti di libri, nel cuore della città, di recente è cresciuto esponenzialmente. A portarli via non sarebbero lettori accaniti e squattrinati, disposti a commettere un reato pur di portare a casa un volume prezioso. Alla base dell’escalation ci sarebbero altri dettami, quelli del guadagno. Quelli di chi, pur di mettere insieme qualche euro, è pronto a rubare un testo per poi rivenderlo a poco prezzo.«Da un anno e mezzo subiamo un furto dietro l’altro» dice Antonio Pittarelli, titolare della libreria Luxemburg in piazza Carignano. Saggi, romanzi, narrativa: spariscono tutti. In particolare, aggiungono dal Libraccio, quelli negli scaffali più nascosti. Come è successivo l’altro giorno alla Mercurio, in via Po. «Avevamo dieci libri di Zerocalcare, appena usciti: quando sono entrata in negozio erano al loro posto, un’ora dopo cinque non c’erano più» dice Chiara De Alessandri, una delle titolari. Era già capitato lo stesso con «Bebi, il primo amore», di Sandor Marai. In pochi attimi erano sparite una ventina di copie, appena giunte in negozio.L’effetto dei furti, sulle casse, è dirompente. «Basta che un ladro metta sotto braccio e porti via cinque libri da 25 euro l’uno per creare un danno rilevante» aggiunge Chiara De Alessandri. Ecco perché, dice «se arrivi a fine anno con un ammanco di un migliaio di euro, come è capitato ad alcuni colleghi, puoi ritenerti fortunato».Sistemi anti-taccheggio e impianti di videosorveglianza, molte volte, funzionano. E chi prova a rubare viene pizzicato. E così si scopre chi sono i ladri. «In gran parte si tratta di sbandati» dice Pittarelli. Rubano i libri, è l’ipotesi, per rivenderli. «Spesso le ultime uscite finiscono sulle bancarelle di chi vende libri usati» dice il titolare di un punto vendita che preferisce restare anonimo. «Il 90% dei libri che io ho oggi nella sezione “novità” sono già in vendita nei mercatini – aggiunge Pittarelli – I controlli, in questo settore, andrebbero intensificati». Ecco perché i più ricercati sono quelli di ultima uscita. «Come l’ultimo di Carofiglio» dicono alla Mercurio.Denunciare i ladri? «Non serve» dicono i più. Come fermare l’escalation, allora? I librai, da qualche tempo, hanno adottato diverse contromisure. Alla Luxemburg, da due anni, hanno montato all’ingresso un impianto di videosorveglianza. Nelle librerie della Feltrinelli, periodicamente, si incontra un addetto alla sicurezza davanti alla porta principale (ieri era presente nel punto vendita in piazza Castello). E anche alla Mondadori stanno lavorando a un piano per incrementare il livello di sicurezza, con telecamere o con un servizio di sorveglianza dedicato. *
Non c’è logica, i titoli rubati non sono quelli preferiti dal BookTok e nemmeno i più rari, ma la maggior parte parla d’amore. Alla libreria Luxemburg, in piazza Carignano, il testo più rubato è "Orgoglio e pregiudizio", di Jane Austin. O meglio: "Pride and prejudice", nella versione in lingua inglese. Ci si sposta alla Mercurio, in via Po, e si scopre che anche qui le razzie coinvolgono i sentimenti: "Bébi, il primo amore", di Sandor Marai, è il libro sparito più spesso dagli scaffali. Tra i preferiti, anche i libri di Carofiglio e quelli di Zerocalcare.