La Stampa, 20 settembre 2024
Antonio Ricci ha comprato una sedia di Fazio per 30 euro, e altre novità di Striscia la notizia
«Nessun complotto» assicura ancora a distanza di mesi Antonio Ricci, riandando al famoso «fuorionda Giambruno». L’accusa non l’ha archiviata. Tant’è che la nuova stagione di Striscia la notizia da lunedì su Canale 5 con la conduzione di Nino Frassica e Michelle Hunziker, sarà «la voce della complottenza», neologismo coniato per occasione che fa riferimento al trend del momento. «La verità in tempi di I.A. è morta, il vero non è più importante e il fallo di simulazione conta più del fatto stesso. Chi mi conosce lo sa, come se io dopo 700 fuorionda avessi bisogno di un istigatore». Da allora, assicura Ricci, «nessuno parla più, tutti attentissimi». E dopo un’estate piena di ospiti ed eventi, espressamente richiesto, «niente su Boccia, niente su Meloni. Solo robetta».Tuttavia, l’affaire Boccia-Sangiuliano è caldo. «Qui chi si può accusare di complotto? Franceschini, Marina Berlusconi? La realtà è molto semplice e sotto gli occhi di tutti: Sangiuliano si è si è invaghito di questo corazziere biondo». La logica avrebbe voluto che il caso si sgonfiasse: «In Italia si adora l’uomo in croce: che sia maschio o femmina, chi si lamenta e soffre è amato. Mi sarei quindi aspettato che tutto finisse con le dimissioni». E invece: «Lei è bravissima a dare fieno al nostro lavoro. Anche se, dopo un po’, si rischia l’accanimento terapeutico». E poi di coppie da mettere nel mirino ce ne sono varie altre. Cita Grillo-Conte, «se continuano come stanno facendo non potremo non parlarne». Si dilunga sulla «caduta dei Ferragnez», su cui si dimostra preparatissimo e aggiornato all’ultimo gossip. «Siamo una Repubblica fondata sui fotoromanzi (e la commedia)». Anche loro di argomenti ne dànno in continuazione. «Ero convinto che vivessero in una bolla destinata a non spegnersi mai. Mai mi sarei immaginato che esplodesse così rapidamente e loro riuscissero a farsi così tanto male l’un l’altro», alimentati anche dalla loro «pochezza». Quindi arriva la stilettata laterale: la loro popolarità «anche colpa dei quotidiani che li hanno sempre difesi a spada tratta solo per raccogliere click in più, pur sapendo che i loro follower mai leggeranno un giornale». Chiesto di un parere sul caso ligure per eccellenza, lo prende trasversalmente. «I complottisti dicono che il patteggiamento di Toti sia la sua vendetta contro la destra. Io penso che convenga anche alla procura. Comunque, vado piano a esprimere giudizi. Poco ne so, neppure chi fosse Signorelli, malgrado sia genovese e lo dicano fondamentale per l’economia della città».C’è il momento Fazio: quando fa portare sul tavolone di Striscia una sedia appartenuta al conduttore: si trasferisce ad Albissola e ha messo all’asta da Cambi tutti gli arredi della vecchia casa. «Il suo nome dà valore agli oggetti che vende». Lui quella sedia l’ha vista e comperata. «Non una qualunque: “da preghiera”. Usata da don Fabiolo... L’ho avuta per 30 euro». Un valore, insinua, che è anche «un modo per verificare i gusti del pubblico italiano». Una parola buona c’è per i programmi concorrenti, «ancora non misurabili, anche se è certo che con Amadeus a Discovery gli equilibri cambieranno. Comunque: i giochi son sempre uguali e dopo un po’ stufano. Solo noi facciamo servizio pubblico. Mentre i “pacchi” stimolano la ludopatia che in Italia è un problema vero».È la presentazione della nuova stagione, la numero 37 di Striscia. E c’è posto ovviamente anche per le novità in arrivo. A partire da Frassica: anche lui preso all’asta Fazio? «No, l’avevo prenotato nel 2005 dopo le poche puntate che aveva fatto in conduzione con Mino Reitano e Nino D’Angelo. Fazio è venuto dopo». Dice il comico: «Tornerò al tavolo di Fabio, così come sarò ancora in Don Matteo, poi condurrò la Santa Messa su Rete4, il meteo... Mi vedrete anche in un film, Arrivederci tristezza nel ruolo serissimo di uno psicoterapeuta: ogni tanto mi piace cambiare. Ma non a Striscia: sarò il solito che la satira non la sa fare, i giornali li legge per i necrologi e Sangiuliano è il cantante dei Negramaro». Michelle Hunziker si dice entusiasta. «Nino è un alieno, il suo un umorismo è diverso e stimolante: sto imparando ad adattarmi». Poi si segnala l’arrivo dei Caressa padre e figlia con la rubrica settimanale Gli Oscar dei Caressas ; la collaborazione con il sito Dagospia che produrrà contenuti ad hoc; il generale Vannacci in divisa e boa di struzzo rosa sarà la nuova parodia di Dario Ballantini. E per finire, un’ultima spallata: niente velina mora e velina bionda, ma una lei e un lui, Beatrice e Gianluca. «Per essere inclusivi, alla genovese li chiameremo “velin"».