Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  settembre 20 Venerdì calendario

Venezuela, record di detenuti politici

Le 1.834 le persone detenute «arbitrariamente» per le loro opinioni in Venezuela rappresentano il «numero maggiore di prigionieri politici nel Paese in tutto 21°Secolo». Lo riferisce l’Ong Foro Penal, evidenziando che 60 persone sotto custodia delle autorità di Caracas sono adolescenti. Del totale, 1.692 arresti sono stati eseguiti dopo le contestate elezioni presidenziali del 28 luglio, nell’ambito della repressione delle proteste sociali esplose nel Paese a seguito la proclamazione – senza prove – della rielezione di Nicolas Maduro. Dal 2014 Foro Penal ha registrato 17.609 «arresti politici». Oltre 9.000 persone sono ancora «arbitrariamente» soggette a «misure restrittive della libertà» personale.Il problema non riguarda solo il Venezuela. Il Parlamento europeo ha chiesto a Cuba di rilasciare «immediatamente e senza condizioni» l’attivista dell’opposizione José Daniel Ferrer, in carcere da oltre un anno, così come tutte le persone «detenute per motivi politici e arbitrariamente per aver esercitato i loro diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica». Con la risoluzione non vincolante (380 voti a favore, 182 contrari e 51 astensioni), gli eurodeputati insediati a giugno hanno condannato «le torture e i maltrattamenti inumani e degradanti inflitti dalle autorità cubane a José Daniel Ferrer e agli altri prigionieri politici» e hanno chiesto «l’accesso immediato alle famiglie delle vittime della persecuzione del regime e alle cure mediche per le vittime». Gli eurodeputati hanno inoltre sollecitato l’Ue a sanzionare «i responsabili delle persistenti violazioni dei diritti umani».