Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  settembre 20 Venerdì calendario

Il tonfo dell’auto elettrica (-44%) affossa tutto il mercato europeo

Il mercato dell’auto elettrica ha subito, in Europa, un colpo di freno, anzi un vero crollo. Le immatricolazioni di auto nei paesi Ue, Efta e Regno Unito, in agosto sono state 755.717, il 16,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2023 ma l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, segnala il pesante calo delle elettriche, un meno 36% in agosto che diventa meno 44% se si considera tutta l’Unione europea, con una Germania che ha contato un ribasso del 27,8%, seguita dalla Francia con un meno 24,3%, al terzo posto l’Italia con meno 13,4%.
Le ragioni sono da ricercare, in primo luogo, sul lato dei costi, poiché i veicoli green 100% rimangono più dispendiosi di quelli termici. Alcuni modelli che dovrebbero rimediare in parte questa equazione – come la R5 elettrica – sono ancora in fase di presentazione. A questo si aggiunge l’incertezza geopolitica che può rimandare la volontà di entrare in possesso di un prodotto che rappresenta, comunque, il secondo acquisto di una famiglia dopo un bene immobiliare. Sempre per Acea mancano le condizioni cruciali per raggiungere la spinta necessaria sia nella produzione che nell’adozione di vetture a zero emissioni. Ossia infrastrutture di ricarica anche per l’idrogeno, energia verde accessibile, incentivi continuativi. Tutta l’industria chiede all’Ue di presentare misure di soccorso urgenti prima che i nuovi obiettivi sulle emissioni, per auto e furgoni, vengano applicati, anticipando al 2025 le revisioni della normativa per i modelli leggeri e pesanti, attualmente programmate per il 2026 e il 2027.
L’Ue deve affrontare anche i rapporti con la Cina, sempre più al centro dell’attenzione internazionale, in equilibrio tra geopolitica ed economia. Ora, dopo periodi burrascosi, sembra che le parti vogliano condividere l’interesse a instaurare relazioni stabili e costruttive, basate sul rispetto delle regole, anche se il disavanzo commerciale dell’Ue con il Dragone è di quasi 400 miliardi di euro. Necessariamente dovranno essere instaurate relazioni economiche più equilibrate. Ieri, a Bruxelles, c’è stato un incontro definito «positivo» tra il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, e il ministro del Commercio cinese Wang Wentao, che hanno concordato di intensificare gli sforzi per una soluzione compatibile con le norme dell’Omc per il caso delle auto elettriche. Cina e Ue «hanno espresso chiaramente la loro volontà politica di risolvere le differenze attraverso le consultazioni», ha aggiunto Pechino in una nota.
 *
Volkswagen potrebbe tagliare fino a 30 mila posti in Germania. Lo scrive Manager Magazine. Il ministro dell’Economia e vicecancelliere, Robert Habeck, ha assicurato che il governo sta valutando come aiutare il gruppo.