RivistaStudio, 19 settembre 2024
Londra vuole pedonalizzare Oxford street
Martedì 17 settembre il sindaco di Londra Sadiq Khan ha annunciato un nuovo piano urbanistico per la città, uno che prevede la pedonalizzazione di Oxford Street. L’amministrazione comunale ha intenzione di «trasformare la strada in un meraviglioso parco pubblico, una zona vietata al traffico, a esclusivo consumo dei pedoni». L’annuncio del sindaco arriva alla fine di un dibattito che prosegue da anni: Oxford Street è una delle mete turistiche di Londra, ospita negozi storici come Selfridges e John Lewis, ogni giorno accoglie più di 500 mila visitatori. Ma negli ultimi anni, ovviamente a causa anche e soprattutto della pandemia, Oxford Street sta vivendo un periodo di crisi: tanti negozi diventati parte del patrimonio culturale e urbanistico londinese hanno chiuso (tanti sono stati rimpiazzati da megastore che vendono dolcetti americani, come scrive Jack Guy su Cnn), non proprio quello che ci si aspetta di trovare passeggiando lungo quella che un tempo era definita «the jewel in the crown of Britain’s retail sector».
Khan è al terzo mandato da sindaco di Londra e già in passato aveva proposto piani simili, sempre con l’intenzione di restituire a Oxford Street lo splendore perduto. Spesso noi italiani ci lamentiamo, giustamente, della fittissima foresta burocratica in cui finiscono disperse quasi tutte le iniziative politiche. A quanto pare l’Inghilterra, e la città di Londra in particolare, non sono da meno. Nello stesso articolo su Cnn, Guy spiega che, per realizzare il suo progetto di pedonalizzazione di Oxford Street, Khan ha bisogno che il governo nazionale approvi l’attribuzione al suo ufficio di poteri speciali. Senza di questi, il progetto verrà cestinato anche questa volta, perché la competenza su quella zona di Londra è appannaggio del Westminster City Council, che ha già bloccato i precedenti progetti proposti da Khan. Ce ne sarebbero di assai migliori di quelli proposti dal sindaco, a quanto pare. Sicuramente sono migliori quelli ai quali sta lavorando il Westminster City Council, a detta dello stesso Westminster City Council.
A risolvere questo conflitto amministrativo potrebbe essere il neo formatosi governo laburista. La vice Prima ministra Angela Rayner si è già espressa a favore del piano di Khan, definendolo quello di cui Oxford Street ha bisogno: l’obiettivo è rivitalizzarne l’economia ma anche ridisegnarla in modo da renderla più verde, più pulita e più sicura. Con l’insediamento del nuovo governo, anche il fin qui bellicoso Westminster City Council ha detto di essere disposto a lavorare assieme al sindaco e allo stesso governo, mettendo (un po’) da parte le sue prerogative per fare il bene di Oxford Street. Vedremo se stavolta sarà quella buona: nella migliore delle ipotesi, tra due anni la nuova Oxford Street verrà inaugurata.