Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  settembre 18 Mercoledì calendario

Michele Serra si chiede che ruolo abbiano i social nella follia collettiva degli americani

Del clima di paranoia collettiva che porta alle elezioni americane (vedi il pezzo di Gianni Riotta a commento del semi-attentato a Trump) quale peso hanno i social? Di quanto hanno aggravato l’instabilità emotiva di chi già ne soffriva, e in quale misura l’hanno “spalmata” sul resto della popolazione? Di quanti gradi hanno alzato il livello della disinformazione, del sospetto, della calunnia, del rancore, della paura reciproca?Non sono domande polemiche. Sono, o dovrebbero essere, domande cliniche.Nonché domande politiche di prima grandezza, e decisamente super-partes, mettendo ai primissimi posti dell’agenda (americana e mondiale) le condizioni del campo di gioco. Nessuno disputerebbe una partita importante su un terreno dissestato, o minato. Dovrebbe essere interesse di tutti affrontare con serietà un problema così enorme, e così nuovo nella storia degli esseri umani, magari cercando di coinvolgere e responsabilizzare i fornitori di quel servizio. A meno che si sia primattori della paranoia, e dunque non in grado di percepirla (è il caso di Elon Musk), o disposti a incrementarla pur di aumentare ad ogni costo il traffico e i profitti (è il caso di tutti i padroni del web), soccorrere le vittime, che sono centinaia di milioni, e intercettare gli avvelenatori dei pozzi, che sono poche migliaia, dovrebbe essere una priorità mondiale.In un Paese con quattrocento milioni di armi da fuoco in mano ai privati, e trentamila morti all’anno in sparatorie piccole e grandi, la mattanza ha trovato, grazie ai social, un pubblico di massa che incita, chiuso in casa con i suoi popcorn, a premere il grilletto.