Il Messaggero, 17 settembre 2024
Paolo Virzì ritira la querela alla Ramazzotti. Ma lei è ancora arrabbiata
La lite furibonda scoppiata a inizio estate nell’elegante quartiere romano dell’Aventino tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti, in cui erano volati piatti, sedie e spintoni, aveva portato i due ex coniugi a denunciarsi reciprocamente. Ora il regista toscano 60enne, assistito dall’avvocatessa Grazia Volo, ha deciso di ritirare la querela che aveva presentato ai carabinieri per lesioni e violenza privata; mentre l’attrice non ha fatto lo stesso. «Per Micaela Ramazzotti è centrale la questione dei figli. Per cui è pronta a soprassedere ai fatti legati alla denuncia solo nel momento in cui Paolo Virzì dimostrerà nelle sedi opportune di avere lo stesso primario interesse», spiegano gli avvocati Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi, legali della 45enne.A quanto pare, infatti, l’autore del film “La prima cosa bella” (in cui l’ex moglie interpretava la parte della protagonista) non starebbe cooperando fattivamente alle scelte che riguardano il benessere dei loro figli, entrambi minorenni, considerata la delicata fase che stanno attraversando dopo la separazione dei genitori. I due fratelli vivono in case diverse: Jacopo in quella del padre, mentre Anna nell’appartamento della madre. Fin quando Micaela Ramazzotti non vedrà un atteggiamento più collaborativo da parte dell’ex marito nell’ambito della causa per il divorzio, non rimetterà la querela nei suoi confronti. Anche perché – da quanto trapela – le sue ferite, seguite a quel diverbio del 17 giugno scorso, non sono soltanto fisiche ma anche psicologiche. «Non resto sorpresa dall’affannoso tentativo di Paolo di voler preservare solo la propria immagine pubblica – ha commentato l’attrice a “Il Corriere della Sera” – D’altra parte, ha sempre tenuto più a quella che alla serenità della propria famiglia e dei propri affetti o presunti tali».A livello processuale, resta indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di lesioni soltanto Virzì. Le indagini coordinate dal pm del pool antiviolenza Barbara Trotta vanno avanti.I FATTILa discussione tra i due ex coniugi (anticipata da “Il Messaggero) era scoppiata in un ristorante di piazza Albania ed era proseguita per oltre 40 minuti lungo viale Aventino, tra insulti e spintoni, coinvolgendo pure il nuovo compagno dell’attrice, il personal trainer Claudio Pallitto, e la figlia maggiore del regista, Ottavia. Una notte ad altissima tensione in cui era stato necessario l’intervento dei carabinieri della vicina stazione e di un’ambulanza. Da lì, poi, erano scaturite le reciproche denunce. «Si sono avvicinati a noi e Ottavia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti – ha riferito ai militari la Ramazzotti, che quella sera era a cena nel dehor del locale con il fidanzato e la figlia di 11 anni, Anna – Ho chiesto a mio figlio Jacopo di avvicinarsi a me, ma il padre e Ottavia glielo impedivano». Spettatori alcuni clienti del ristorante. «Sono volati piatti, posate e sedie. Non abbiamo capito subito cosa stava accadendo e solo dopo ci siamo resi conto che si trattava di personaggi così famosi – hanno raccontato due ragazze che stavano cenando nel locale – Abbiamo visto gettare a terra anche un telefonino, poi una ragazza si è sentita male ed è corsa in bagno. Li abbiamo sentiti gridare per diversi minuti