la Repubblica, 17 settembre 2024
Keir Starmer sui migranti copia la Meloni
Mancano pochi minuti all’imbarco per tornare a Londra e Sir Keir Starmer ci rivela il suo personalissimo regalo per Giorgia Meloni: «Sua figlia Ginevra ha compiuto oggi 8 anni e allora le ho portato i biscottini di Larry The Cat», il celebre gatto di Downing Street.Perché il nuovo primo ministro britannico, ieri a Villa Pamphili per la sua prima visita di Stato a Roma, insegue con la leader italiana lo stesso affabile rapporto del predecessore Rishi Sunak. Dovevano vedersi per 30 minuti, invece restano a parlare per un’ora. E fa niente che Sir Keir sia laburista e Meloni una leader della destra europea, e che il vicepremier Salvini rischi 6 anni di carcere per il processo “Open Arms”, senza contare la furia della sinistra del Labour e delle ong dei diritti umani. “Critiche senza senso”, le bolla la leader italiana.Dopo aver cestinato le deportazioni in Ruanda, Starmer deve ottenere risultati concreti sui migranti in patria e per questo chiede aiuto all’Italia, «visto che da voi i flussi di migranti irregolari si sono ridotti del 60% in un anno. Insieme distruggeremo le bande di trafficanti umani». Addirittura, Starmer fa capire che, dopo aver detto no al Ruanda, potrebbe replicare il piano Albania dell’Italia, «perché noi britannici siamo pragmatici». «Keir è molto interessato al nostro accordo con Tirana – gongola Meloni – ed entrambi vogliamo che Interpol ed Europol si concentrino sulla lotta ai trafficanti di uomini». Londra ha già offerto 4 milioni di euro all’Italia per il suo lavoro anti-sbarchi in Nord-Africa.Meloni e Starmer promettono forti alleanze anche su difesa, sicurezza, commercio, diritti dei 600mila italiani in Uk. Mentre sull’Ucraina sorge qualche distinguo: quando a Meloni viene chiesto della possibilità di Kiev di bombardare obiettivi militari in Russia, caldeggiata da Londra, la premier cambia argomento e sottolinea come l’Italia pensa a difendere “i civili in Ucraina”. Ma Starmer, dopo un summit pure con la guardia costiera, lascia Roma molto soddisfatto e prima di partire parla per mezz’ora con la stampa britannica eRepubblica, unico media europeo accolto sul suo aereo di Stato.Sir Keir Starmer, lei, di centrosinistra, sui migranti prende ispirazione da un governo di destra, accusato di ignorare i diritti umani.«Ma l’Italia resta un alleato G7 e Nato. Abbiamo forti relazioni bilaterali. Ci sono 600mila italiani residenti nel Regno Unito. Oggi Leonardo e Marcegaglia hanno annunciato oltre 500 milioni di investimenti in Inghilterra. E i migranti sono una sfida comune: più cooperiamo, più otterremo risultati».Ma Matteo Salvini, vicepremier italiano, è sotto processo sui migranti e Meloni ha attaccato i magistrati, come lo era anche lei.«Non voglio commentare casi individuali della giustizia italiana. Ma è importante lavorare insieme anche sui migranti, come lo facciamo su Ucraina, Medio Oriente… non credo che sarebbe ragionevole non avere questo forte rapporto bilaterale con delle sfide globali così enormi davanti. L’Italia resta un alleato e noi lavoriamo con gli alleati per distruggere le gang di trafficanti».In Italia c’è inquietudine per irumour su una possibile uscita del Regno Unito dall’avveniristico progetto “Tempest” o Gcap, il caccia di nuova generazione con Giappone e Italia, via Leonardo. Ha rassicurato le controparti?«Ho fatto colazione anche con Leonardo stamattina e ho detto chiaramente che il Tempest è un progetto molto importante. È vero, c’è una “strategic review” in corso, ma non toccherà piani simili».Lei e gli Usa state discutendo la possibilità di permettere all’Ucraina di bombardare obiettivi sensibili come la Russia. Ma Paesi come l’Italia sono contrari, anche perché Mosca minaccia vendette nucleari.«Credo che i nostri alleati siano invece molto solidi sul tema. È la Russia che ha iniziato questa guerra e che dovrebbe terminarla. Per noi è molto importante non mollare: in gioco ci sono anche i nostri valori di libertà e democrazia».Secondo lei i missili a lungo raggio sono necessari all’Ucraina per vincere? O almeno per far terminare la guerra?«Ora non voglio scendere in queste discussioni. Ma dobbiamo mettere l’Ucraina nelle migliori condizioni prima della fine dell’anno. Per questo dobbiamo continuare a sostenerla».Lei e la giustizia britannica siete stati molto efficaci nel reprimere le recenti rivolte di estrema destra anti-migranti. Ma per incarcerare i facinorosi, ha liberato migliaia di galeotti.«Sono furioso per questo, anche per il mio passato da procuratore. Ma non avevo altra scelta, vista l’emergenza carceri che ci hanno lasciato i tories. In quel momento, la priorità era mostrare il pugno duro della Legge ai vandali».Intanto è arrivato il primo piccolo scandalo, per un ex procuratore integerrimo come lei: vestiti firmati, regalati e non dichiarati, a sua moglie Vic da parte di un suo storico finanziatore, Lord Alli.«Io e il mio team ci siamo accorti dell’errore e abbiamo corretto subito. Io seguo sempre le regole».Ma perché lei e sua moglie accettate doni simili? Lo stesso finanziatore ha regalato anche a lei vestiti e orologi negli anni.«Sono regolari e dichiarati. Tutti i parlamentari ricevono regali. Oppure è una necessità: adoro vedere le partite dell’Arsenal allo stadio, ma per ovvie ragioni non posso più andare in curva. Dunque, non mi resta che accettare l’hospitality…».Ci sono timori sulla sua legge di bilancio tra un mese (si stimano 10mila milionari in fuga dal Regno entro fine anno a causa di nuove tasse e altre misure di sinistra, ndr).«Tutte le misure che prenderò saranno per la crescita. Economia, standard di vita, sanità, servizi pubblici. Su tutto questo ho promesso il cambiamento ai britannici. Voglio che vivano meglio di oggi. Tra cinque anni vedrete e mi giudicherete».