la Repubblica, 16 settembre 2024
Ryan Routh, il 58enne delle Hawaii che sogna l’Ucraina
Si chiama Ryan Wesley Routh, ha 58 anni, gestisce il Camp Box di Honolulu, e desiderava di fare principalmente tre cose nella vita: combattere in Ucraina, reclutare ex soldati afghani, e mandarli a Taiwan per difendere l’isola dall’invasione cinese. Se verranno confermate, le indiscrezioni sull’identità dell’uomo che ieri ha cercato di uccidere Donald Trump spiegano molto su cosa sta succedendo in America. I messaggi di Routh su X sembrano spesso deliranti, e lui sostiene di essere andato a Kiev, chiedendo al presidente Zelensky di contattarlo per creare una forza di mercenari stranieri. Giura di essere pronto a morire e sollecita gli Usa a fornire ogni tipo di arma richiesta.Non conosciamo lo stato di salute mentale di Routh e non abbiamo la competenza clinica per commentarlo, ma se sono messaggi autentici e l’autore è davvero il presunto killer, sembra una persona disturbata. Come peraltro anche Thomas Matthew Crooks, l’attentatore di Butler, che su internet aveva cercato terapie per casi gravi di depressione.Senza indulgere in speculazionisemplicistiche, l’America ha una lunga storia di squilibrati inclini alla violenza, che possono facilmente ottenere armi. Non sembrano grandi complotti, ma azioni di singoli. Siccome non è possibile risolvere in un momento i problemi dell’instabilità mentale, ammesso e non concesso che negli Usa sia superiore rispetto ad altri paesi, della cultura violenta, e delle armi facili, forse un punto di partenza utile sarebbe evitare di usare la politica per infiammare gli animi, in modo da non fomentare le reazioni incontrollabili dei più instabili.