Corriere della Sera, 15 settembre 2024
Il piano di pace di J.D. Vance
Nessuno si aspetta che, in caso di vittoria alle presidenziali del 5 novembre, Donald Trump sostenga l’Ucraina come ha fatto fin qui Biden. L’ex presidente ha sempre detto che, se tornerà alla Casa Bianca, porrà fine alla guerra in 24 ore. Ma non ha detto come, anche se tutti pensano a vaste concessioni a Putin: un autocrate per il quale Trump ha espresso più volte ammirazione.
Il «come» adesso lo rivela il suo vice nel ticket presidenziale, JD Vance: in un’intervista ad un sito conservatore il senatore dell’Ohio ha presentato un piano che gli analisti definiscono molto simile a quello del Cremlino: «I russi si terranno i territori che hanno conquistato» a ridosso dei quali verrà creata una zona smilitarizzata. Il resto dell’Ucraina rimarrà come Stato indipendente ma neutrale: non potrà entrare nella Nato né in altre organizzazioni occidentali (e qui ci si chiede se il riferimento sia solo ad alleanze militari: secondo alcuni repubblicani che credono di conoscere il pensiero di Vance, l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea sarebbe possibile).
Secca la reazione della Casa Bianca di Biden: non sarebbe un negoziato ma una capitolazione. Indignate anche le repliche da Kiev. Spaventa la proposta mutilazione dell’Ucraina, ma anche l’assenza di garanzie per la sicurezza di quello che resterebbe del Paese dopo l’intesa. Vance parla solo di un’Ucraina ben fortificata alla frontiera per prevenire un’altra invasione. Ma, da Paese neutrale, non avrebbe alleati (nemmeno gli Usa) a sostenerla in caso di aggressione.
Del resto già ora i repubblicani trumpiani avrebbero voluto smettere di sostenere Kiev: hanno cercato in ogni modo di bloccare gli ultimi pacchetti di aiuti militari votati dal Congresso.
Le parole di Vance sembrano rispecchiare quello che Trump ha in mente, ma non è detto che il leader repubblicano le confermi. Se fin qui non è entrato in dettagli, c’è un motivo: cercare di non inimicarsi i molti cittadini di origine est europea (Polonia, Ucraina, altri Paesi dell’ex blocco sovietico) elettori di Stati «in bilico» come la Pennsylvania.
Vance, scelto a luglio da Trump come vice perché ideologicamente arciconservatore come lui (e su alcune questioni, come l’aborto, ancora di più) ha già creato vari problemi a The Donald col suo oltranzismo e le sue gaffe. Definendo Kamala Harris «gattara senza figli», Vance ha alimentato ondate di indignazione e sarcasmo in tutta l’America (anche Taylor Swift si è firmata in questo modo nella dichiarazione di sostegno alla candidatura della Harris). A inizio settimana Vance è stato il primo ad abboccare alla storia inventata (e rilanciata dalla pasionaria di Trump Laura Loomer) dei profughi haitiani mangiagatti in Ohio. Ha fatto marcia indietro quando si è accorto che il caso non esisteva proprio mentre Donald cadeva nella stessa trappola.
Ora l’Ucraina abbandonata al suo destino. Trump proverà a smentirlo? Se lo farà sarà per convenienze elettorali. Pochi dubbi che nel suo team ci sia molta freddezza nei confronti di Kiev. In una conversazione con un attivista di destra (registrata e data alla stampa) Vance dice: «Quando chiameranno dall’Ucraina nemmeno risponderò al telefono».