Libero, 15 settembre 2024
Anche due autisti Atm per il migliore tranviere d’Europa
Tornate indietro di qualche lustro e immaginate di immergervi nella simpatica e colorata atmosfera dei “Giochi senza frontiere”, mitica trasmissione televisiva che ha fatto la storia del piccolo schermo. Unica differenza è che in questo caso non si confrontano località di differenti Stati europei, bensì rappresentanti del trasporto pubblico continentale, divisi per nazionalità. Gli organizzatori affermano che tale manifestazione promuove la competizione, la sensibilità ambientale e l’innovazione tecnica. Supporta lo scambio di esperienze tra conducenti e manager, avendo inoltre un effetto pubblicitario, a livello regionale e globale.
Stiamo parlando della kermesse TRAM-EM, campionati internazionali dei tranvieri, programmata con cadenza annuale, ogni volta in una città differente. La prima si è svolta nel 2012 per celebrare il 140esimo anniversario della rete tranviaria di Dresda. Oltre all’aspetto ludico, l’evento persegue la finalità di scambio culturale ed esperienziale, nonché la promozione di un trasporto moderno e sostenibile. Questa volta l’appuntamento è a Francoforte, località tra l’altro gemellata con Milano. La gara è giunta alla sua undicesima edizione, la più grande di sempre, all’interno della quale si sono sfidati 26 team provenienti da 22 Paesi: Barcellona, Berlino, Birmingham, Bratislava, Bruxelles, Budapest, Dublino, Edimburgo, Francoforte, Goteborg, Kiev, Cracovia, Lipsia, Lussemburgo, Lione, Milano, Oradea, Oslo, Praga, Rotterdam, Stoccolma, Sydney, Tampere, Vienna, Zagabria e Zurigo. Venerdì si sono svolte le prove di guida in deposito per consentire agli autisti di familiarizzare con i mezzi, mentre ieri, in piazza Willy Brandt, è andata in scena la gara vera e propria. Per Milano sono arrivati in Germania due validi rappresentanti di Atm, la conducente di tram Marina Muntoni e l’istruttore Mirko Carlucci, preparati per portare in alto la bandiera meneghina. Scendendo nei particolari della kermesse, i partecipanti hanno affrontato varie sfide con un calendario basato su sei discipline. Obiettivo trovare il pilota più affidabile, ma gli organizzatori hanno cercato anche di mettere alla prova il coraggio e la loro abilità attraverso una serie di prove insolite.
Vediamo quindi in quali gare si sono cimentati i concorrenti, a partire da classici quali “Perfect stop”, ovvero giungere a un punto predefinito in modo millimetrico, misurare la distanza laterale affrontando una curva oppure stimare la velocità con un tachimetro nascosto. Si passa poi a “Emergency brake”, un test di reazione, con il conducente che deve cronometrare una frenata d’emergenza senza usare le mani, così da registrare la precisione delle fermate, per parametrare con quella degli altri rivali europei.
Esistono test assai apprezzati dal pubblico, come il Tram-Bowling, in cui una palla gonfiabile deve essere spinta in birilli alti due metri utilizzando la corsia. La bravura sta nel corretto tempismo dell’accellerazione, la velocità dei contatti e la capacità di reazione quando si frena alla velocità della luce. In una successiva sfida, i gareggianti devono bloccare il mezzo esattamente al momento giusto per spingere una stecca da biliardo e far cadere un oggetto nella zona di atterraggio, per ottenere il maggior numero di punti possibili. Infine, la competizione nella quale bisogna cercare di non rovesciare l’acqua in un bicchiere mentre si procede nel tragitto.
Una serie di confronti variegati che servono per valutare le capacità pratiche dei partecipanti, i risvolti psicologici, la precisione nei movimenti, la risposta di fronte a un imprevisto e la concentrazione durante la guida. Mentre scriviamo giunge la classifica finale, con la vittoria nelle mani del duo ungherese di Budapest, seguiti dai belgi di Bruxelles e dai polacchi di Cracovia. Assai buono il piazzamento di Milano, in settima posizione, poiché bisogna ricordare che i tram utilizzati per le gare non sono gli stessi di quelli lombardi e quindi bisogna prenderci un pò la mano...