Libero, 13 settembre 2024
Quando gli animali diventano attori
Che non si dica più di un attore che “recita da cani”. Quel che era un modo di dire, usato per lo più dai boomers, oggi potrebbe essere quasi offensivo per gli attori animali che seguono corsi di formazione e casting per diventare delle video star. Proprio così, ci sono vere e proprie agenzie che promuovono pet attori, tra queste la prima è stata la milanese Animal Spot. Ad averla creata è stata Giulia Pasqualetti nel 2016, di origini maremmane con laurea in Filosofia e da sempre appassionata di cuccioli.
È partita aprendo, circa una ventina di anni fa, un pet shop, poi diventano due fino a quando decide, considerata la grande richiesta, di trasformare i negozi in un’agenzia per il mondo dei videoclip, del cinema e della moda. Trasforma la sua attività in base a quelle che sono le richieste di mercato e così investe nell’arte e nella cultura, purché coinvolgano il mondo animale. Nei giorni scorsi alcuni dei suoi performer hanno preso parte ai video clip prima di Lazza e poi di Tananai, ma sono solo gli ultimi in ordine cronologico. Tra i suoi clienti annovera Armani, Prada, Yves Saint Laurent, Esselunga e tanti altri. Per il brand Frau l’agenzia della Pasqualetti è stata una vera e propria casa di produzione, mentre Bulgari Hotel ha usato cani e gatti come protagonisti di una serie di spot per promuovere gli hotel pet friendly. «Alla base c’è sempre il gran rispetto per l’animale – spiega la direttrice dell’agenzia –: i nostri attori devono seguire corsi di preparazione con dei trainer, avere una formazione creativa, imparare a stare con il pubblico, davanti ai riflettori e inserirsi nei vari contesti con gli umani». Insomma, una vera e propria scuola di formazione con tanto di preparatori, di addestratori, che devono preparare cani, gatti ma anche maiali, mucche, iguane o serpenti a stare in scena. A fare degli shooting. «Gli animali devono essere comunque abituati al rapporto con l’uomo – continua Pasqualetti –: ieri abbiamo lavorato con una capra e con un dobermann, ma abbiamo anche un team di falconieri, dog e cat trainer, un educatore di cavalli». Chiaramente non hanno uno zoo a Milano o un’enorme fattoria, si avvalgono della collaborazione di vari esperti, come un Centro di Monza il cui campo scuola viene utilizzato spesso come set, club ippici o altre strutture che sono dotate di animali. «C’è un database da dove scegliere per il casting. In base alle richieste della produzione noi troviamo ciò che serve e poi stabiliamo i costi – proseuge Giulia –. Molti sorridono quando si parla di animali da spot ma in realtà si tratta di un concetto culturalmente forte, con idee ed etica. Gli animali affrontano un vero e proprio percorso di comunicazione».
Pensiamo a Rex, Furia, Rintintin, Cita, già negli anni ’70 si lavorava con gli animali per prepararli al piccolo e grande schermo. Oggi le tecniche si sono perfezionate e un gregge di pecore guidate da un pastore, con tanto di cane dietro le quinte ad abbaiare per indurle a determinati movimenti, sono stati i protagonisti di uno spettacolo di successo al Piccolo Teatro di Milano. Una mucca è stata scelta per girare uno spot di Pechino Express, una colomba bianca si lascia coccolare dalle possenti mani del pugile Mike Tyson. Nella maggior parte dei casi sono i modelli della Toilette Paper Magazine, la rivista di immagini anticonformiste ideata da Paolo Ferrari e Maurizio Cattelan. «Ormai nell’immaginario collettivo la voglia di natura e quindi di animali è molto sentita, per questo dal comune spot pubblicitario commerciale ai film che raccontano pezzi di vita reale e agli shooting fashion o perfino artistici e provocatori, la relazione uomo-animale è spessissimo al centro di qualsiasi comunicazione – conclude la direttrice -. Di conseguenza è sempre più sentita l’esigenza di reperire animali attori e modelli preparati in modo professionale da un’agenzia specializzata con un team dotato di tutte le competenze necessarie al loro coinvolgimento nella pubblicità, nelle riprese video e negli scatti fotografici. La voglia di natura è una delle poche conseguenze positive di questo nuovo momento. Quelli che vedete nelle più celebri campagne pubblicitarie e del mondo fashion sono curati da noi».