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 2024  settembre 13 Venerdì calendario

“Springfield rinata grazie agli haitiani”. Smentita la bugia di Trump sui gatti

NEW YORK – Oltre a non mangiare cani e gatti, gli immigrati haitiani di Springfield stanno contribuendo in maniera significativa alla rinascita di questa cittadina impoverita dell’Ohio. La popolazione infatti è tornata a crescere, portando con sé l’aumento di occupazione, salari, affitti e ora anche acquisti delle case. Così testimonia la Reuters, che è andata a visitarla, dopo le polemiche suscitate dalla singolare uscita di Donald Trump durante il dibattito tv di Philadelphia.
Martedì sera l’ex presidente ha detto questo degli haitiani a Springfield: «La gente che è arrivata mangia i cani, i gatti. Mangiano gli animali domestici degli abitanti. Questo succede nel nostro Paese, è una vergogna». Il moderatore David Muir gli ha fatto notare che la storia è stata smentita, ma lui ha risposto di averla sentita in tv. In realtà le aveva dato peso il vice JD Vance, senatore dell’Ohio, e soprattutto la spacciatrice di teorie cospirative Laura Loomer, che ha viaggiato con Trump sul suo aereo per accompagnarlo a Philadelphia. Una così lunatica da attirarsi persino le critiche della regina dei lunatici, la deputata della Georgia Marjorie Taylor Greene, che l’ha rimproverata per avere detto che «se Harris vincerà le elezioni la Casa Bianca puzzerà di curry». Donald però è andato avanti lo stesso, sprofondando nel ridicolo internazionale, al punto che la Germania ha sentito la necessità di rispondere così alle accuse di aver abbandonato le politiche per la transizione ecologica: «Procedono come previsto. E non mangiamo cani ogatti».
Il sindaco, il manager e la polizia di Springfield hanno negato furti di animali domestici, e persino il governatore dell’Ohio DeWine, sostenitore di Trump, ha cercato di chiudere la vicenda: «È nata su internet, che certe volte può essere piuttosto pazzo». Ma c’è di più, perché la verità è che gli immigrati stanno salvando Springfield dall’agonia.
Biden ha approvato un provvedimento che ha consentito a 205.000 haitiani in fuga dalle violenze di entrare legalmente negli Usa, molti col Temporary Protection Status offerto alle vittime di persecuzioni. Tra 12.000 e 15.000 di loro si sono stabiliti a Springfield, perché avevano parenti o amici già in Ohio. Per una cittadina di 58.000 abitanti in disperato calo demografico è stato un impatto significativo, ma come sempre accade ha provocato reazioni diverse. I prezzi degli affitti sono saliti del 14,6%, ora stabilizzati al 3,2%, e i salari del 6%, ora 1,1%. L’occupazione è aumentata, anche se adesso sta frenando come nel resto dell’America. I prezzi sono saliti per l’aumento della domanda e l’edilizia è ripresa, con la Ryan Homes che ha costruito il primo complesso abitativo in anni, e la ristrutturazione di edifici del centro abbandonati. Il settore manifatturiero sta rinascendo, anche grazie a una fabbrica di Intel nelle vicinanze.
Ci sono stati però episodi negativi, come la morte dell’undicenne Aiden Clark, investito da un haitiano senza patente andato a sbattere con l’auto contro unbus scolastico. Trump e Vance hanno parlato spesso di questa tragedia, ma il padre di Aiden ha chiesto loro di smetterla. Ad agosto i suprematisti bianchi hanno marciato in città. E iei, dopo le uscite di Donald, il municipio è stato evacuato per un allarme bomba, mentre molte famiglie haitiane si sentono minacciate e non mandano più i figli a scuola.
Trump rilancia le bugie su cani e gatti perché parla alla pancia degli elettori più estremisti, spingendoli a votare. Magari perde qualche indeciso, però la scommessa è sulla forza della sua base. Il sindaco Rob Rue risponde che «l’aumento della popolazione può avere assolutamente benefici di lungo termine», ma ai politici che ovunque speculano su odio e paura ciò non interessa.