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 2024  settembre 12 Giovedì calendario

Storia del pastis

Pastis in provenzale significa melange e la sua storia comincia nel sud della Francia intorno a fine Ottocento come bevanda artigianale casalinga. Nel XIX secolo la bevanda più bevuta oltralpe è l’assenzio anche per l’avvento della filossera che fa diminuire la produzione del vino, subito rimpiazzato dal liquore preferito da Rimbaud. A quei tempi Marsiglia deteneva il record dei consumi: 3 litri di assenzio puro per persona all’anno. Per un lungo periodo, sempre in Francia tra il 1915 e il 1951, fioccano divieti di produzione di bevande alcoliche anisé, come l’assenzio, ma l’abitudine non scompare, così gradualmente lo Stato l’autorizza nuovamente. Questo in Provenza si traduce con un boom di piccoli produttori, baristi e mercanti di vino che producono bevande all’anice personalizzandole con nuovi aromi come la liquirizia e il finocchio selvatico. Sarà nel 1932 Paul Ricard, figlio di un negoziante di vini, a mettere a punto una nuova ricetta con l’anice stellato, l’anice verde e la liquirizia lanciandola con lo slogan “Ricard, il vero pastis di Marsiglia”. LE TAPPEAltro passaggio nella diffusione del pastis avviene nel 1936 quando in Francia vengono introdotte le ferie pagate, e in molti dalle regioni del nord scelgono di soggiornare sulla costa mediterranea. Così il pastis diventa il sapore delle vacanze. Per tutta risposta Pernod, il re dell’assenzio, lancia un prodotto simile al pastis, senza citarlo e dopo la guerra nasce il Pastis 51, con immediato successo. Nel 1974 le due grandi marche, Ricard e Pernod, si fondono scegliendo come sede Marsiglia, la città portuale di quegli stessi magazzini dove venivano stoccate le merci. In uno di quegli edifici, in quello che oggi si chiama Docks Village, nel cuore del quartiere Joliette, apre MX. Un concept store colorato e innovativo nato intorno al mondo del pastis: mille metri di allegria tra bar, ristorante, bottega e museo, un’esperienza imperdibile per chi vuole conoscere l’universo degli anisé attraverso l’atelier de pastisologie, per conoscere le spezie che compongono i vari tipi di Pastis. Per apprezzare al meglio il pastis è utile visitare i piccoli produttori marsigliesi. Appena fuori dal centro c’è la storica Cristal Liminana (cristal-liminana.com), con una lunga storia legata ai Pieds Noir e a un bisnonno materno partito a 14 anni per andare a lavorare nel bar di un cugino in Algeria, oggi la nipote Maristella Vasserot ne è il direttore. Interessante la visita al Château des Creissauds, dimora del XIX secolo sede della Maison Ferroni (ferroni.shop), verso Aubagne en Provence. Guillame Ferroni, il fondatore, produce rhum, gin, il Pastis des Creissauds, anche in versione millesimata o con i fiori freschi, con piante coltivate o spontanee raccolte nel giardino aromatico. Trae ispirazione dalle ricerche che conduce sulla storia dei distillati per i suoi prodotti innovativi, tra questi l’esperienza unica organizzata nulla cantina del castello, di potersi creare il proprio personale pastis.