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 2024  settembre 12 Giovedì calendario

I figli segreti del rock

Il 10 settembre 1991 i Nirvana pubblicavano l’inno generazionale Smells Like Teen Spirit. I social non esistevano. Esattamente 33 anni dopo, Dave Grohl, ex batterista della band di Cobain, ora carismatico leader dei Foo Fighters, preme il tasto invio e sprofonda in una voragine globale. «Ho avuto una figlia fuori del matrimonio», recita il suo post. Si ripromette di essere «un genitore amorevole e solidale della piccola» e fin qui la sua reputazione di rocker etico regge. Il problema, più articolato che per qualunque ministro italiano, è nella missione che lo attende: assicura di voler fare «tutto il possibile per riconquistare la fiducia» della moglie Jordyn, con cui è sposato da 21 anni, sperando di guadagnarsi il perdono suo e delle tre loro figlie: la primogenita, Violet, ha disattivato Instagram nel pieno della bufera dei commenti. Ma come, scrivono scioccati i fan, pure Dave è un volgare fedifrago? L’uomo tutto d’un pezzo che fa barbecue in giardino per i cari, il liberal illuminato che nega l’utilizzo del brano My Hero per i rally di Trump? Si sono sentiti traditi in milioni. Come se il r’n’r fosse un percorso di purificazione spirituale.
Ah, se i camerini e i tour bus potessero parlare.
In giro per il pianeta ci sono tanti cinquantenni uguali sputati a Jimi Hendrix, Frank Zappa, Jimmy Page, a tutti i demoni metallari. Quando Lennon aveva 20 anni una ragazza andò dal manager dei Beatles, Brian Epstein, sostenendo che John l’avesse messa incinta: andava trovata una soluzione. Non deve essere mai semplice, battere il mondo lontani dagli affetti legalizzati senza cadere in tentazione, magari solo per una sveltina. Al tempo in cui le groupie ronzavano a sciami, a una star poteva capitare di diventare «un pezzo da collezione», con tanto di artistico calco del membro, come facevano le Plaster Caster (quello di Hendrix è finito in mostra al Phallological Museum di Reykjavik). Bebe Buell, disinvolta modella, svolazzava nei backstage. Ebbe una bambina, Liv, che fu riconosciuta dal genio space-rock Todd Rundgren. A 10 anni Liv si insospettì per la propria somiglianza con un’altra piccola, Mia, figlia di Steven Tyler degli Aerosmith. Lo era anche lei. Mamma Bebe disse quel che doveva, Liv Tyler è divenuta un’attrice di spicco, anche nei video del papà Steven. Tutto è bene quel che finisce bene, o quasi. Prendete Mick Jagger: a metà carriera aveva già annotato sull’agenda più di tremila conquiste. Di figli accertati ne aveva avuti sei, il coniugio con Jerry Hall andava a gonfie vele quando si vide raggiunto dagli auguri di buon Natale dell’adorabile Lucas, un marmocchio la cui mamma era la modella brasiliana Luciana Gimenez. Apriti cielo. Jerry ammucchia le carte per il divorzio, Mick ammette che Lucas è sangue del suo sangue (flirt passeggero, solite scuse) e lo inserisce nell’asse ereditario. Nel 2016 ecco il rampollo numero 8: Deveraux Jagger, concepito con la compagna, la ballerina Melanie Hamrick. A questo punto persino Keith Richards perde la pazienza: «Mick, a 73 anni dovresti optare per la vasectomia», dice all’amico, salvo poi chiedergli scusa. Eppure Keith ne aveva viste (e fatte) di tutti i colori: il peggior lumacone tra gli Stones era il bassista Bill Wyman: a 47 anni aveva sposato la diciottenne Mandy Smith in odor di scandalo, dopo un lungo fidanzamento pedofilo. Poco più tardi il figlio di Bill, Stephen Wyman, impalmò a sua volta la madre di Mandy, innescando uno spaventoso groviglio genealogico. A proposito di vasectomia: Ronan Farrow, il giornalista che aveva dato origine al #metoo accusando suo padre Woody Allen, secondo mamma Mia era in realtà figlio di Sinatra. Il clan di Frank reagì sostenendo che Ol’ Blue Eyes si era fatto sterilizzare al tempo della liaison con la Farrow. Che casino.
A scavare nel Dna, si scoprirebbe che mezza Giamaica è impollinata da Bob Marley: tre figli dalla moglie Rita, altri otto con altrettante donne, più una miriade di principini del reggae che puntano all’eredità Marley. Anche in Italia, i divi della musica hanno avuto storie articolate. Massimo Ranieri divenne padre a soli 19 anni, i discografici lo convinsero a passare oltre, lui ritrovò la figlia Cristiana solo decenni dopo. Destino simile per Claudio Villa. Il tombeur Domenico Modugno alla prole avuta da Franca Gandolfi si vide aggiungere il figlio naturale Fabio Camilli, frutto di una relazione extraconiugale con una coreografa. La morale? Non lasciare indietro nessuno. Men che meno i figli delle stelle, figli della notte che gli gira intorno.