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 2024  settembre 11 Mercoledì calendario

Chiagni&Fitto

Da quando scarseggiano i circhi e gli zoo, la cosiddetta Unione europea ne fa egregiamente le veci. Più gente entra, più bestie si vedono. Ma soprattutto più clown. Ieri quelli che si fanno chiamare Socialisti, Liberali e Verdi (tre ossimori) e poi votano l’opposto del socialismo, del liberalismo e dell’ambientalismo hanno avvertito Ursula von Sturmtruppen con un pizzino: se nomina l’italiano Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo (uno dei sei), non votano la Commissione, cioè bocciano pure i commissari indicati da loro, perché non vogliono un conservatore dell’Ecr. Ora, quanto siamo fan di questo bamboccio salentino lo sanno i nostri lettori e lo sa lui, che ci ha pure querelati. Ma l’idea che il ministro al Plasmon, democristiano ereditario, ex-Dc, Ppi, Cdu, FI e ora FdI, sia un pericoloso fascista degno di un euro-Aventino, fa ridere i polli. L’Italia, terza economia e uno dei tre fondatori dell’Ue, ha pieno diritto di avere un ruolo commisurato al suo peso. Purtroppo ha un governo che a noi non piace, ma che riflette la maggioranza del Parlamento e dei votanti. E quel governo ha legittimamente indicato Fitto, che è stato eletto in FdI, che appartiene all’Ecr, che ha legittimamente votato contro Ursula con Lega, 5Stelle e Sinistra, mentre FI ha legittimamente votato a favore con Pd e Verdi.
Quindi, se lei lo nomina, non c’è un solo motivo plausibile perché chi la sostiene lo impallini. A meno che lo ritenga incapace (cosa che noi pensiamo, di lui e di molti altri commissari socialisti, liberali e verdi, nonché della presidente, ma nessuno l’ha detto). O intenda colpire l’Italia perché si è scelta un governo sgradito alla Triade (nel qual caso, complimenti agli eletti italiani). O voglia ricattare il governo Meloni per fargli rimangiare gli unici due “no” che ha osato pronunciare in due anni: sulla ratifica del Mes e sul via libera all’Ucraina a usare i missili italiani per attaccare i russi in casa loro. Ma nessuno venga a raccontarci che Fitto minaccia la democrazia più di Macron, che traffica per far governare chi ha perso le elezioni contro chi le ha vinte; più di Scholz, che vieta l’ingresso in Germania a chi denuncia i crimini di Israele; più dell’amico Zelensky, che ha abolito le elezioni, le opposizioni, la libertà di stampa e di culto e si accompagna coi neonazisti dell’Azov per difendere meglio la democrazia; più di Rutte, che lorsignori hanno appena issato alla Nato dopo che aveva fatto il governo col fascio-islamofobo Wilders; più del governo turboatlantista della Finlandia, col ministro dell’Economia Wille Rydman che definisce se stesso “nazista”, gli ebrei “spazzatura” e i popoli del Medio Oriente “scimmie”. La Nato è come il Dash: lava così bianco che più bianco non si può. Ma la puzza resta.