il Giornale, 10 settembre 2024
Le quarte nozze di Galliani
Ulisse (paragone storico-letterario evocato da Adriano Galliani quando Fininvest acquistò il Monza) non è soltanto tornato nella sua Itaca. Per chiudere il cerchio di una vita, scandita da due grandi passioni, l’amore viscerale per la sua città natale e per la squadra di calcio della beata giovinezza, ha deciso di sposarsi proprio a Itaca-Monza dopo le pubblicazioni affisse all’albo comunale di Milano. Lo ha fatto ieri pomeriggio con Helga Costa, elegante signora spagnola di origine brasiliana, che da 13 anni lo accompagna nella vita quotidiana e lo scorta negli stadi italiani. È al suo quarto matrimonio Galliani dopo i precedenti con la madre dei suoi 3 figli e quelli con Daniela Rosati e Malika El Hazzari. «Mi ha promesso che sarà l’ultimo» è la chiosa divertita di Carlo Ancelotti, uno dei tanti componenti della tribù del calcio invitati al ricevimento svoltosi nella maestosa cornice di Villa Gernetto a Lesmo, cuore della Brianza, uno dei luoghi preferiti da Silvio Berlusconi, spesso scelto come ritiro per il Monza calcio. Il rito civile, celebrato nella sala della giunta del comune di Monza dal sindaco Paolo Pilotto, è stato riservato a pochissimi parenti: figli, nipoti e la sorella Rita che ha poi spiegato il motivo della scelta di Monza. «È stata una decisione di cuore: io e Adriano siamo nati, cresciuti e vissuti qui» il suo commento asciutto. Il giornalista Rai Gigi Marzullo e l’avvocato di Marina
Berlusconi, Cristina Rossello, parlamentare di Forza Italia sono stati i due testimoni di Galliani, la signora Helga ha scelto due amiche di vecchia data. Se in comune a Monza, l’evento blindatissimo, è stato riservato a pochi intimi, a Villa Gernetto gli invitati sono diventati un bel numero a cominciare dai componenti del gruppo storico dei collaboratori di Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Marcello Dell’Utri con Paolo Berlusconi e Marta Fascina. Flavio Briatore (con l’ex moglie Elisabetta Gregoraci), Diego della Valle, Fausto e Germana Leali, Laura Ravegnini col marito Renato Della Valle e tre generali Michele Adinolfi e Giuseppe Zafarana (Guardia di Finanza) e Carlo Gualdi (Carabinieri) hanno preso posto al tavolo al fianco degli sposi. Folta, molto folta, la rappresentanza calcistica. Per l’occasione Adriano Galliani ha riunito allenatori, dirigenti ed ex calciatori della sua lunga e straordinaria carriera, a cominciare appunto da Carlo Ancelotti, giunto da Madrid, per passare poi a Max Allegri, ad Ariedo Braida col quale ha diviso gli anni di Monza e i 27 di Milan, Leonardo e Daniele Massaro, uno dei suoi primi acquisti quando debuttò come ad del Milan berlusconiano. Con tutti loro Gabriele Gravina, presidente della federcalcio. «Vado volentieri al matrimonio di Adriano ma non sono molto esperto della materia» la battuta regalata da Max Allegri.Al tavolo riservato al Monza calcio c’erano i posti riservati all’attuale allenatore Sandro Nesta, al capitano monzese doc Pessina e a Pablo Marì accompagnati dai dirigenti
Modesto, Franco, Daniela Gozzi e il segretario Guglielmetti. Ridotta invece la rappresentanza politica, inevitabile per un senatore di Forza Italia, Adriano Galliani appunto, eletto nel mese di ottobre scorso nel collegio di Monza, lo stesso che permise a Silvio Berlusconi di fare ritorno nella politica attiva e nell’aula di palazzo Madama. Due soltanto: Antonio Tajani e Pier Ferdinando Casini, attualmente parlamentare del Pd, un tempo esponente di punta del Pdl, legato a Galliani da una robusta amicizia personale. All’epoca delle elezioni per il Presidente della Repubblica, a sostenere la candidatura di Casini al Quirinale e a riaprire il canale di collegamento con Arcore, fu proprio Adriano.Alla fine di questo lunedì speciale per i due maturi sposi, nel racconto raccolto dall’agenzia Adnkronos, c’è la spiegazione plastica di questa unione. Ha dettato Galliani: «Helga è una donna straordinaria. Nonostante i casini e le mie famiglie allargate, è diventata un punto di riferimento soprattutto per mia figlia». Come si capisce al volo ha recitato un ruolo ancor più delicato e decisivo di quello assegnato a Nesta e c. per la salvezza del Monza