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 2024  settembre 04 Mercoledì calendario

Quattro piccoli attori solandri a Venezia

Lunedì prossimo, al ritorno a scuola, chissà quante cose avranno da raccontare Anna, Luis, Enrico e Simone ai loro compagni di classe. I quattro giovanissimi sono stati catapultati dalla loro tranquilla vita in val di Sole all’élite del grande schermo, sfilando sul red carpet dell’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.Dove qualche giorno prima avevano sfilato Tim Burton e la compagna Monica Bellucci, Brad Pitt, George Clooney e molti altri divi, lunedì è toccato al cast di “Vermiglio” fare la parte delle stars.Il film, ambientato proprio nel paese solandro, racconta dell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria.Anna e Luis Thaler, di Vermiglio, sono fratelli e sono stati accompagnati a Venezia da mamma Laura. Nel film Anna Thaler, 11 anni, interpreta Flavia, la più piccola delle figlie del maestro Cesare (Tommaso Ragno). «Un po’ di agitazione l’ho provata, ma ero felice – ci racconta Anna – Ci sono stati giorni stancanti sul set, ma stare insieme agli altri è stato bello e mi sono divertita a fare l’attrice. Da grande mi piacerebbe farlo di lavoro».La sorella più grande (Martina Scrinzi, di Villa Lagarina) sposa Pietro (Giuseppe De Domenico), un soldato rifugiato.Luis Thaler, 9 anni, è invece Tarcisio, uno dei gemelli del maestro. «È stata un’esperienza bellissima, che non si fa tutti i giorni. A Venezia è stato emozionante e molto bello, perché ero con i miei amici. Ma da grande vorrei fare il pastore e il cacciatore. Di brutto c’è stato che dovevo stare attento a non sporcare i vestiti da scena».L’altro gemello (Giacinto) è Simone Bendetti di Magras, 9 anni da compiere. «A Venezia è stato bellissimo, interessante, emozionante – racconta Simone – Mi sono sentito un vero attore. Ringrazio la mia famiglia e i miei parenti che mi sono venuti a vedere, avevo il cuore che mi batteva forte. È stata una bella esperienza, tutti gli attori sono stati bravissimi. E poi ho conosciuto nuovi amici. Dei momenti delle riprese ho solo bei ricordi, ma c’è stato anche un momento in cui mi sono agitato, sul passo del Tonale, quando abbiamo passato il fiume con la carrucola. Mi sono messo a piangere dal freddo che faceva». Cosa farò da grande? «Non lo so ancora, lo sceglierò quando sarò grande».Il più piccolo di tutti è Enrico Panizza, 6 anni, anche lui di Vermiglio. «A Venezia sono stato un po’ emozionato e anche spaventato, perché non ero mai stato sul tappeto rosso. C’era così tanta gente, ma c’erano anche i miei nonni e mi sono sentito meglio. Delle riprese ricordo che non potevo mai mangiare e avevo un po’ di fame. Non mi è piaciuto dover fare sempre le stesse scene tante volte e aspettare un sacco, però è stato bello perché ho conosciuto tanti altri bimbi. Da grande? Niente cinema, vorrei giocare a calcio». Seguendo magari le orme di papà Davide, ex attaccante, tra le altre squadre, del Mezzocorona in C2.Assieme a loro, altre giovani comparse che hanno fatto parte – seppure in modo marginale – delle riprese coordinate dalla regista Maura Delpero, il cui padre era nato a Vermiglio e che per questo ha deciso di ambientare in Val di Sole il lungometraggio.