il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2024
Gennaro e Maria Rosaria. Come Zmyrina e Iulius Polybius nell’antica Pompei, prima dell’eruzione
Caio Giulio Polibio, Caius Iulius Polybius, era un ricco possidente di Pompei. La sua magnificente domus si può ammirare oggi negli Scavi, su un lato di via dell’Abbondanza. Nel 73 dopo Cristo, sei anni prima della terrificante eruzione del Vesuvio, il notabile pompeiano si candidò alla carica di edile. All’epoca le elezioni amministrative si tenevano annualmente. C’erano i duoviri giusdicenti (due sindaci) e due edili (assessori). Il voto di scambio era la prassi e nella campagna elettorale c’erano i rogatores (sostenitori) che si avvalevano di scriptores per fare propaganda a favore di uno o dell’altro candidato. Oggi sono più di 2.500 le iscrizioni conservate. Giulio Polibio era ritenuto un politico conservatore, con la maschera del moralista. Accadde però che le ragazze del termopolio di Asellina si schierarono pubblicamente per lui (le donne comunque non avevano diritto di voto). Erano quattro: Aegle, Maria, Cuculla soprannominata “Cappuccio” per una specialità erotica, infine Zmyrina, la ragazza di Smirne. Al primo piano del termopolio di Asellina, sempre in via dell’Abbondanza, si beveva e si mangiava. Poi, per chi voleva altri piaceri, c’erano le stanze al secondo piano.
Finì così che il finto bacchettone candidato diede ordine di far cancellare con uno strato di intonaco il nome della povera Zmyrina, schiava e meretrice. La ragazza di Smirne, come ha scritto l’archeologo Antonio Varone, grande esperto dell’antica Pompei, “fu costretta a subire l’ignominia formale della cancellazione del nome, vera morte in effigie”. Ma la vendetta venne di lì a poco, quando si votò di nuovo. Tra i candidati stavolta c’era Gaio Lollio (senza “brigida”) Fusco, che non ebbe alcun problema ad accettare il sostegno delle ragazze di Aselline, che faceva giustizia della precedente cancellazione di Iulius (Genny) Polybius: “Le ragazze di Asellina vi chiedono di portare all’edilità Gaio Lollio Fusco e tra esse c’è pure Zmyrina”. Maria Rosaria e Zmyrina: pompeiane da cancellare, che però poi vincono.
Tenendo presente che l’eruzione del 79 dopo Cristo è considerata da un filone di studiosi come una punizione divina per Pompei, consacrata a Venere e con la fama di Sodoma romana. Per dire