Il Messaggero, 7 settembre 2024
Maxxi, il totonomi per il dopo Giuli
Nelle sale sinuose e d’un bianco lattiginoso del Maxxi le voci sono caute. «È stato tutto molto repentino anche per noi...aspettiamo di capire chi arriva...», commentano dagli uffici della direzione. All’indomani delle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la contro-nomina di Alessandro Giuli alla guida del Collegio Romano, (già presidente in carica del Museo Nazionale per le Arti del XXI secolo), si apre la nuova partita. Il toto-nomi è già partito. Quello che è sicuro è che Giuli non ha un suo vice al Maxxi, pertanto la guida del museo resta nelle maglie dello staff attuale tra Consiglio di amministrazione, direttore artistico e direttore per l’architettura. Ma solo pro-tempore. Perché tutto può “rimpastarsi”. Il valzer dei nomi è decollato ormai. Il nome più chiacchierato e in pista è quello di Umberto Croppi, una lunga carriera istituzionale nel campo dei beni culturali, figura chiave ibrida, che combinerebbe strategicamente la sfera artistica con il lato manageriale. Già assessore capitolino alla Cultura nell’era di Alemanno, ma soprattutto presidente della Quadriennale di Roma, ha curato numerosi progetti di valorizzazione artistica. Figura politica che piace alla destra e alla sinistra, sarebbe la soluzione ideale per smarcare il Maxxi dall’impasse di una reggenza vacante. Altro nome che pulsa è quello di Luca Beatrice, storico dell’arte divulgatore, attuale guida della Quadriennale di Roma, succeduto allo stesso Croppi, personaggio di spessore che piace alle sfere intellettuali dell’area filo-governo. Possibile interlocutore della partita anche Gabriele Simongini, fine critico dell’arte, saggista, giornalista, firma storica del Tempo e curatore di mostre, voluto dal ministro dimissionario Sangiuliano come curatore della grande mostra-evento sul Futurismo, prossima a inaugurare alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea. Ancora una mossa a sorpresa potrebbe conservarla la scelta di Massimo Osanna, già direttore del parco di Pompei e ora Direttore generale dei Musei, figura di spicco nei Beni culturali che ha gestito la valorizzazione del patrimonio italiano nell’era dell’ex ministro Dario Franceschini e in quella di Sangiuliano. Insomma, un uomo per tutte le stagioni. Ma di alto profilo. Ancora un candidato arriverebbe dalla laguna, Luca Cerizza, curatore del Padiglione Italia per la Biennale d’Arte di Venezia, uomo scelto dal presidente Pietrangelo Buttafuoco. Alla fine della fiera, tutto, comunque, resterà nelle mani di Alessandro Giuli. Già perché da neo-ministro, sarà lui a nominare il presidente del Maxxi.