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 2024  settembre 06 Venerdì calendario

Esonda il Seveso: è Milano ma sembra Venezia

Auto completamente sommerse, acqua fino alle ginocchia e cascate giù dalle fermate della metropolitana: l’autunno è arrivato in città e si è fatto sentire con un acquazzone in piena regola che ha fatto emergere tutti problemi delle infrastrutture e della loro scarsa manutenzione.
Le precipitazioni sono iniziate poco dopo la mezzanotte di ieri e alle 14 si registravano già 100 millimetri di pioggia, fino a 115 in alcune zone come San Siro e porta Genova. La media settembrina di precipitazioni sulla città – che i pluviometri segnalano a 122 millimetri – è stata raggiunta in poco più di mezza giornata e gli effetti di questa bomba d’acqua si sono fatti sentire. Nonostante il preavviso della Protezione civile – che già mercoledì aveva diramato l’allerta gialla per forti temporali e rischio idraulico, fino all’arancione per il rischio idrogeologico – la città è finita sott’acqua. Da nord a sud, allagamenti e macchine in panne hanno tenuto i Vigili del fuoco impegnati per tutta la giornata. Scene drammatiche, che fortunatamente non si sono trasformate in tragedie, quelle che arrivano dai sottopassi: in viale Rubicone, Comasina, gli automobilisti, incagliati e poi sorpresi dall’acqua negli abitacoli, sono stati costretti a salire sui tetti delle vetture in attesa di soccorso, poi arrivato dall’intervenuto del nucleo di Soccorso Acquatico dei pompieri. Situazione simile nel sottopasso Dionigi Bussola in viale Cassala, zona Romolo, dove altre quattro vetture sono rimaste bloccate, così come in via Silla. Inquietanti le immagini del sottopasso di via Pompeo Leoni, Morivione: dall’acqua emerge solamente il tettuccio di un’auto.
Il Seveso non ha retto, nemmeno con l’apertura della vasca di contenimento che, aperta alle 11:30, nel giro di 3 ore ha raggiunto il suo limite. «La vasca del Seveso è ormai piena e ora il Seveso ha iniziato ad esondare», scrive su Facebook l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli poco prima delle 15. Un’esondazione che ha colpito diversi quartieri della città, specialmente Ponte Lambro che è rimasta sott’acqua per due ore. E alle 17 arrivano buone notizie: «A Ponte Lambro le strade sono ora tutte praticabili e stiamo svuotando i box. La luce elettrica c’è perché come prima cosa abbiamo messo in protezione la cabina elettrica. Alle 16.30 è terminata l’esondazione del Seveso e ora stanno pulendo e man mano riaprendo le strade. La vasca ha trattenuto l’acqua per 3 ore abbondanti. Senza vasca avremmo avuto una esondazione di più di 5 ore», commenta Granelli. Situazione simile per il Lambro che ha superato quota 2.60 in via Feltre. Una soglia che ha reso necessaria l’evacuazione della comunità Ceas e Exodusche nel parco Lambro. A sud, dove il fiume raccoglie l’Olona e lo scolmatore del Seveso, la situazione è stata altrettanto tesa, con costanti rischi di rigurgito in Gratosoglio.
Scene pietose quelle che arrivano dalla hall del Tribunale di Milano, dove decine di secchielli sono stati sparsi per contenere le falle del tetto. Allagamenti anche nel seminterrato dell’Istituto Europeo del Desing, dove la situazione è stata ristabilita velocemente, così come all’ospedale Monzino di San Donato dove le strade adiacenti erano inagibili. A patire dell’acqua anche la rete elettrica, che ha costretto Unareti a un duro lavoro per il ristabilimento di diverse cabine elettriche secondarie allagate, senza contare diverse conseguenze su banche e uffici che sono rimasti nel caos per tutta la mattinata. Gravi disagi anche per la storica emittente di sinistra, Radio Popolare, costretta a interrompere le trasmissioni per la prima volta dalla sua nascita nel 1976, a causa dell’allagamento della cabina elettrica di via Ollearo.
L’ondata di maltempo che ha investito in queste ore l’intera Lombardia secondo gli esperti sancisce la fine dell’estate. È molto probabile che i valori si mantengano, almeno per la prossima settimana, simili a quelli di oggi, quindi intorno ai 18/19°, anche perché, seppur il peggio dovrebbe essere passato, il maltempo terrà compagnia a Milano per ancora diversi giorni. Secondo quanto fanno sapere gli esperti, le piogge dovrebbero proseguire anche nella mattinata di venerdì. «Oggi nubi sparse alternate a schiarite per l’intera giornata con tendenza ad ampi rasserenamenti in serata, ma nella notte sono previste precipitazioni che porteranno altri 9mm di pioggia», spiegano gli esperti di 3B Meteo.
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Nel pantano anche il trasporto pubblico, che ha dovuto fare i conti con numerosi disagi, sia in città che in provincia.

Atm fa sapere che è stato chiuso il tratto della linea verde M2 che va dalla stazione di Famagosta a quella di Assago, così come quello che da Famagosta va ad Abbiategrasso/Chiesa Rossa, per allagamenti in galleria che hanno impedito il passaggio dei treni anche nella tratta extraurbana. Nonostante Atm abbia previsto dei bus sostitutivi per la tratta, si è concessa la riserva, comunicando ai viaggiatori che il servizio si sarebbe svolto «compatibilmente con le condizioni stradali». Nel primo tratto, il traffico dei treni è stato ristabilito solo nel pomeriggio, mentre i treni sono riusciti a raggiungere nuovamente il capolinea urbano qualche ora dopo l’interruzione mattutina.

Una situazione drammatica anche nelle fermate della metropolitana più centrali: al limite del comico i video che girano sui social network delle scale che portano alla stazione di Missori Velasca, linea gialla M3, le quali si sono trasformate in una vera e propria cascata. Atm ha suggerito ai passeggeri di usare solamente l’ingresso di corso Italia, Problemi anche per la stazione della metro rossa M1 Molino Dorino dove è iniziato a piovere dal soffitto.

Anche la rete tranviaria ha fatto i conti con i danni causati dalle intense precipitazioni. Il personale tecnico della società ha lavorato per riparare gli scambi allagati. In aggiunta, è stato chiuso anche il piano interrato del parcheggio di Romolo a causa di un allagamento causato dalla fuoriuscita dell’acqua dal sistema fognario al livello stradale. «Non è attualmente possibile ritirare le auto parcheggiate al piano -1. Resta possibile ritirare le auto parcheggiate al piano terra», ha spiegato Atm.

Problemi simili per Trenord che ha chiuso il tratto tra Cadorna e Bovisa. Per questo a partire da mezzogiorno si sono registrate variazioni di percorso e cancellazioni sulle linee per Como, Laveno, Asso. Difficile per viaggiatori muoversi anche per alcuni problemi alle notifiche all’app. I ritardi sulle linee dei passanti sono arrivati a toccare i 150 minuti, mentre molte corse sono invece state cancellate del tutto. A registrare i maggiori rallentamenti è stata la tratta di binari tra Milano Rogoredo e Milano Porta Vittoria.