il Fatto Quotidiano, 6 settembre 2024
L’estate minuto per minuto: la strana versione di Genny
Se si mettono insieme le date partendo dai post di Maria Rosaria Boccia e dalle risposte al Tg1 del ministro Gennaro Sangiuliano molte cose restano da chiarire o non tornano.
8 e 26 agosto 2024 l’ultima telefonata, stop nomina
Le due date che saltano agli occhi sono quelle dell’8 agosto e del 26 agosto. La mail mostrata al Tg1 dal ministro e da lui scritta, quella che blocca la nomina di Boccia, è del 26 agosto del 2024 alle ore 12:31. L’ultima telefonata Boccia-Sangiuliano, invece, sempre stando all’intervista al direttore del Tg1 Gianmarco Chiocci, è dell’8 agosto. La fine della storia, iniziata a maggio, cadrebbe ancora prima: a fine luglio-inizio agosto. Quindi passano 18 giorni senza telefonate e 25 giorni senza “relazione affettiva” prima che il ministro si decida a chiudere la pratica della nomina della sua ormai ex. Lo stop non è dovuto, come ha detto al Tg1 Sangiuliano, al conflitto di interessi potenziale per una relazione esistente, ma interviene a relazione finita. Le domande sono due: qual è la vera ragione? Cosa succede nei 25 giorni tra la fine della relazione e lo stop alla nomina?
La telefonata misteriosa Una donna blocca tutto
Per rispondere sarebbe utile una data che manca: quella della telefonata tra il ministro e una donna misteriosa che gli chiederebbe di strappare la nomina di Boccia. La “quasi consigliera” ne aveva scritto con tono un po’ minaccioso sfidando Sangiuliano a riascoltare insieme quella telefonata, come se l’avesse registrata. Ieri Sangiuliano non ha negato a Chiocci che la donna in questione sia sua moglie. Cioè non ha negato che la moglie del ministro della Cultura abbia chiesto al marito di strappare la nomina di una sua consulente, di fatto già operativa con tanto di passaggi sull’auto blu, sopralluoghi, riunioni e ricezione di mail sul G7 a Pompei.
Sangiuliano ha deciso di nominare Boccia dopo aver iniziato una relazione affettiva con lei. Non per la relazione, ma per i suoi titoli, dice lui. Poi ha deciso di stoppare la nomina. Forse perché la storia era divenuta nota alla moglie suscitando la sua richiesta di non nominarla? O perché un’altra donna – con ascendente politico e non privato su Sangiuliano – gli ha chiesto di bloccare il decreto? Cioè, dando per buono che Boccia sia stata nominata per i suoi titoli e non per la sua relazione, come dice Sangiuliano, è stata poi fatta fuori per la fine della relazione? Su input della moglie o di chi?
10 luglio 2024 La mail con l’incarico
L’altro punto è la possibile influenza sul precipitare degli eventi (e della nomina) dell’attività di giornali e paparazzi. Fino al 10 luglio la pratica della nomina va a gonfie vele. Lo dimostra la mail (postata poi su Instagram da Boccia) inviata quel giorno dal collaboratore del ministro Alessandro Ferrari per informare Boccia e mettersi a disposizione per chiarimenti sulla pratica di nomina. Fino a metà luglio, quindi, sia la relazione sia la nomina marciano bene. Poi si inceppano entrambe.
22 luglio 2024 La notizia circola nelle redazioni
Nel mezzo succede un fatto che potrebbe anche non aver alcun rapporto con queste vicende ma che va annotato: il 22 luglio molte persone sanno che la notizia della strana coppia Boccia-Sangiuliano uscirà prima o poi sui giornali. Quel giorno girano nelle redazioni di alcuni settimanali le prime foto scattate dal paparazzo Max Scarfone che ha seguito Boccia e Sangiuliano senza mai coglierli in effusioni, va detto, ma immortalandoli insieme più volte.
Sangiuliano potrebbe aver saputo qualcosa? Se sì, si sarà posto certamente il tema di dover spiegare i rapporti con la “consulente grandi eventi in pectore” sia in privato sia in pubblico. Ne ha parlato alla moglie? La moglie ha chiesto a Sangiuliano che strappasse la nomina della dottoressa Boccia? La nominata in pectore ha appreso con le sue orecchie della richiesta di strappare il decreto? Da fine luglio ha cercato di far cambiare idea al ministro? E con quali argomenti?
26.08 minuto per minuto Ringraziamenti e Dagospia
L’altra cosa interessante è il minutaggio del 26 agosto. Prima c’è la mail interna del ministro ai suoi collaboratori per bloccare la nomina. La mail è delle 12:31. Solo un’ora dopo c’è il post delle 13:33 su Facebook di Boccia che ringrazia Sangiuliano per una nomina, che però stava svanendo. Boccia sa (da una fonte nel ministero) e fa finta di nulla? Di certo 5 ore dopo, alle 18:20, esce su Dagospia l’articolo che svela le foto pubblicate da Boccia con Sangiuliano e soprattutto smentisce il suo post sulla sua nomina. Dagospia riporta la dichiarazione del capoufficio stampa del ministro, Andrea Petrella, secondo il quale Boccia non è mai stata nominata. Anche qui bisognerebbe chiedere alla “quasi consigliera” perché scrive il suo post di ringraziamento a Sangiuliano per una nomina ormai bloccata? Forse sperava ancora di far rimangiare lo stop al ministro?
Comunque sia le cose vanno diversamente: due giorni dopo quella mail che stoppa Boccia ecco Sangiuliano che si fa riprendere dalle tv sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia: elegantissimo e soprattutto con a fianco la moglie sorridente in abito verde. The end. Però non partono i titoli di coda. Per Maria Rosaria Boccia non è la fine, ma l’inizio del film. E prepara i pop-corn.