Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  settembre 06 Venerdì calendario

Christian De Sica riceverà stasera il premio Nuovo Imaie

Impegnatissimo tra un set e l’altro (sta concludendo le riprese del film di Natale “Cortina Express"), Christian De Sica riceverà stasera il premio Nuovo Imaie che corona la sua carriera felice. Ha interpretato cento film, amatissimi dal pubblico, conquistando una popolarità che aumenta con gli anni.Christian, sarà a Venezia a ritirare il premio Nuovo Imaie.
«Certo, non potrò mancare proprio perché viene da un ente che salvaguarda i diritti di noi artisti. Quindi quanto si batte per la nostra categoria che ha tanti problemi e non viene abbastanza considerato. Il mestiere dell’attore è scritto sull’acqua».
Che cosa intende?
«Che è precario per definizione. Oggi lavori, domani chissà. Per un pugno di stelle, ci sono migliaia di professionisti sconosciuti che hanno bisogno di essere tutelati. Nuovo Imaie si batte anche per loro e li sostiene concretamente come capitato con l’assegno durante il Covid, quando non si lavorava».
Cosa dicono i giovani attori che le chiedono un consiglio, una “dritta”?
«Che questo lavoro non si può fare per soldi né per diventare famosi. Deve piacerti seriamente. Come al casinò, non si gioca per vincere ma per divertirsi. Quand’ero giovane cominciammo in quattromila e siamo arrivati in quattro-cinque. Il nostro mestiere diventa ogni giorno più difficile ma rimane il più bello del mondo. A 73 anni, io lavoro di più di quando ne avevo 30».
E come lo spiega?
«Sono finalmente libero dall’esclusiva che avevo quando giravo i cinepanettoni e posso scegliere i progetti che mi piacciono di più».
Rivede ogni tanto le sue commedie di Natale che sbancavano puntualmente i botteghini?
«Non rivedo mai i miei film, ma dei cinepanettoni esistono centinaia di clip sulla rete. Alcune scene indimenticabili, come il duetto tra Massimo Ghini e me in “Natale a Miami"».
A parte “Cortina Express”, cosa sta facendo?
«Girerò la seconda stagione della serie “Gigolò per caso” poi tornerò alla regia con “I fannulloni”, un film ispirato all’omonimo romanzo di Marco Lodoli: io anche sarò davanti alla cinepresa nel ruolo di un uomo che, grazie all’incontro con un giovane ambulante immigrato, vive le esperienze che non ha mai vissuto».
C’è un film che le ha dato una particolare soddisfazione
«Sono molto legato a “I Limoni d’inverno” di Caterina Carone in cui faccio un personaggio malinconico, poetico, con Teresa Saponangelo madrina di questa serata Nuovo Imaie. Su quel set ho messo più che mai in pratica la lezione di mio padre Vittorio».
Cosa le ha insegnato?
«A non pronunciare mai battute ad effetto ma a guardare negli occhi chi recita con me per essere naturale. Io ho guardato Teresa e ha funzionato». 
Che ricordi la legano a Venezia?
«Il primo risale al 1959, quando il film Il generale della Rovere diretto da Rossellini e interpretato da mio padre vinse il Leone d’oro ex aequo con La grande guerra di Monicelli. Io c’ero... Poi nel 2010 girai in Laguna The Tourist accanto a Johnny Depp».
 E cosa successe?
«Una notte, verso le 4, Johnny e io fumavamo una sigaretta sulle scale di una chiesa aspettando l’alba per girare. Lui mi ha invitato a bere una birra con i suoi amici, accettai e trovai Mick Jagger,Keith Richards e Patti Smith. Fu una notte indimenticabile».