Corriere della Sera, 6 settembre 2024
Biografia di Jack Alexander Draper
È cresciuto sui campi di Wimbledon, e non solo professionalmente. Jack Alexander Draper aveva 5 anni quando suo padre Roger divenne direttore della Lawn Tennis Association e quindi padrone di casa degli impianti di SW19. Un destino scritto nel Dna, quello del giovane tennista, se la madre Nicky era stata campionessa juniores prima di dedicarsi ad aiutare gli altri a distinguersi dietro la rete. La racchetta gli venne messa in mano già da piccolissimo, anche se in casa fu inizialmente il fratello a mostrare più predisposizione per lo sport. Oggi questo 22enne è un campione: sulle sue spalle – il fisico c’è, è alto quasi due metri – grava l’eredità di Sir Andy Murray, il number one britannico, appena andato in pensione, primo giocatore (maschio) a conquistare il trofeo di Wimbledon dai tempi di Fred Perry nel 1936. Riuscirà il giovane Jack a far vivere ai sudditi di Sua Maestà, sempre assetati di vittoria, un altro momento magico?
Tra i suoi amici più cari Emma Raducanu, che nel 2021 si impose sulla scena internazionale vincendo a sorpresa l’Open di New York a soli 18 anni. Da ragazzini militarono insieme nel centro nazionale di Roehampton dopo aver ricevuto una borsa di studio per grandi promesse proprio dalla Lawn Tennis Association. Undici mesi di differenza e tanta confidenza, tanto che si prendono in giro a vicenda. Lei lo chiama Sherlock, perché per tenere attiva la mente nel periodo del lockdown Jack si iscrisse a un corso universitario in criminologia. Dev’essere un ragazzo d’oro, provato profondamente, sembra, dal divorzio dei genitori alcuni anni fa, affezionatissimo alla famiglia. La nonna malata di Alzheimer – è il padre Roger a prendersene cura – viene regolarmente portata a vedere i suoi allenamenti. «È molto triste, non ci riconosce più – ha spiegato – ma in qualche modo percepisce che il tennis è un affare di famiglia, si sente a suo agio a bordo campo. Guarda le mie partite in televisione».
Se il suo è un cognome noto nel mondo del tennis, Jack vuole farcela da solo e, stando a chi lo conosce, non parla volentieri del padre: «Vuole dimostrare di avere le doti per emergere da solo», confida chi lo conosce. Qualche mese fa si è trasferito: è andato a vivere con Paul Jubb, altro giovane tennista. La sfida più grossa? Impostare la lavatrice sul programma giusto: «Ho fatto qualche disastro», ha raccontato alla rivista Tatler.