Corriere della Sera, 5 settembre 2024
In Italia ormai l’estate fa troppo caldo
Caro Aldo,
fa troppo caldo. Da che ogni anno speravo di andarmene al mare, quest’estate non vedevo l’ora di tornare. Altro che spiaggia, siamo rimasti più al chiuso che fuori.
Roberto Grossi
Ormai aspettiamo la pioggia come un dono che può liberarci da questo caldo infernale. Pronti a salutarla con gioia come avviene nei Paesi africani.
Massimo Marnetto
Cari lettori,
molti di voi sono rimasti colpiti dal clima di questa estate. Gli esperti ci ricordano che il clima non va confuso con il meteo. Se abbiamo caldo non vuol dire di per sé che il pianeta si stia riscaldando; ma se abbiamo fresco purtroppo non vuol dire che vada tutto bene. Il meteo è estemporaneo; il clima ha ritmi lenti, tempi lunghi, implica valutazioni scientifiche ponderose. Ma proprio per questo colpisce come il clima stia cambiando così rapidamente, nell’arco delle nostre brevi vite.
L’estate italiana, un tempo dolce, mite, mediterranea, sta diventando un tempo aspro, duro, pericoloso, quasi tropicale. Un po’ tutti noi non più giovanissimi abbiamo memoria di estati lunghe, diffuse, tranquille, piacevolmente calde, rinfrescate da uno o due temporali. Ora abbiamo settimane di caldo africano, cui seguono nubifragi caraibici, con trombe d’aria, bombe d’acqua e altri fenomeni dai nomi immaginifici, a volte del tutto imprevedibili: l’altro giorno in Sicilia le previsioni davano mare piatto; c’erano onde di due metri e barche in difficoltà. L’unico vero mese «estivo» è ottobre. Ognuno di voi, cari lettori, racconta episodi ed esperienze diverse. Siamo infatti tutti nella stessa situazione. Ma noi europei ci siamo autoassolti, dicendo che tanto produciamo una piccola percentuale delle emissioni di anidride carbonica; come se Cina e India fossero pronte a fare sacrifici, se noi non li facciamo. E chissà perché la neo-destra mondiale nega o minimizza il cambio climatico; come se conservare la natura e proteggere il creato fossero una «cosa di sinistra». Gli oceani salgono, la capitale dell’Indonesia – per fare un solo esempio – sta andando sott’acqua, anche le coste mediterranee si vanno erodendo, e Trump dice: «Così avremo più proprietà vista mare». Qualcuno lo avvisi che non fa ridere.