Corriere della Sera, 5 settembre 2024
Il sindaco di Pompei conosce Maria Rosaria Boccia fin da quando lei era bambina
Pare che il G7 della Cultura si farà senza Pompei.
«E io incrocio le dita per scaramanzia, anzi, come si dice qui, “faccio le corna”», si cautela Carmine Lo Sapio, 70 anni, ex pd, il primo cittadino tirato in ballo, per forza di cose, dalle rivelazioni della ormai nota concittadina. «Però il mio è un comune virtuoso, siamo nell’elenco dell’autorità anticorruzione».
Il rischio c’è eccome.
«Fino a questo momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale».
E ufficiosa?
«Nemmeno. Ho controllato: nella casella Pec non c’è niente, nessuna comunicazione dal ministero. Non mi risultano ripensamenti. Per me resta valido il programma stabilito: visita agli scavi, a seguire concerto dell’orchestra Scarlatti e cena di gala. Dovranno avvisarmi per forza, è compito mio emanare le ordinanze di chiusura strade per motivi di sicurezza».
Maria Rosaria Boccia sostiene di avere partecipato a riunioni strategiche.
«Non a quelle con il prefetto, non ci vengono nemmeno i miei collaboratori. Là non l’aggio mai vista, non ci è stata, lo giuro sul mio onore di uomo. Ma di uomo vero, eh».
Vi hanno fotografato.
«Non nego che sia venuta agli scavi, in municipio, al parco archeologico, del resto era con il ministro, che dovevo chiederle i documenti? Mi sono fidato».
Usava degli occhiali spia con la telecamera, forse anche con lei. Li ha notati?
«No, ma non ho alcun timore o ansia in proposito».
La conosce da quando era piccola. Ha mai sospettato che potesse usare queste tattiche da 007?
«Non ce la facevo, non immaginavo che potesse fare queste attività».
L’ha svelato lei stessa.
«Peggio mi sento. Non credevo che Rosaria avesse tutto questo tempo e questa fantasia. Sono giorni che mi tocca parlare di lei, spero che finisca presto, non ne posso più, è diventato un rompicapo».
Se Pompei perdesse questa vetrina le dispiacerebbe?
«Certo, altrimenti sarei un cretino. Nel frattempo domani ho una riunione con altri sindaci locali per sostenere la nostra candidatura a capitale della Cultura 2027. Ho le carte in regola, questa storia non riguarda me ma il ministero».
La sento fiducioso.
«Per noi il G7 sarebbe importante, come l’arrivo di Madonna e di Nick Mason dei Pink Floyd. Se non si fa, il sottoscritto non ha un decimo di millimetro di colpa».