Corriere della Sera, 4 settembre 2024
A Trento gli street tutor vegliano sulla vita notturna
Trento – La stagione estiva, tradizionalmente, trascorre senza problemi. O quasi. Perché nei mesi più caldi la città si svuota: gli studenti tornano a casa per le vacanze, molti trentini cercano refrigerio nelle valli vicine.
Ma ormai anche agosto è alle spalle. E con l’arrivo di settembre si comincia già a pensare all’inizio delle scuole. E delle lezioni universitarie. «Da metà settembre ripartono le divergenze tra le persone che vivono la notte e i residenti del centro storico» ammette il sindaco Franco Ianeselli. Che per non farsi trovare impreparato ha inserito l’argomento della «malamovida» nell’agenda della riunione di giunta di lunedì. Approvando un avviso che punta a introdurre anche a Trento – come già successo a Padova o a Udine – i cosiddetti «street tutor». Di fatto, degli operatori che avranno il compito di vigilare e controllare dentro e fuori i locali dove più si concentra la vita notturna. E dove quindi possono verificarsi anche casi di «malamovida». «Si tratta di professionisti che non sostituiscono le forze dell’ordine, con le quali però sono in contatto» precisa il primo cittadino. «Gli street tutor – spiega ancora Ianeselli – sono figure che ci possono aiutare a raggiungere l’equilibrio tra residenti e fruitori dei locali». In attesa che, per quanto riguarda la vita notturna, si riesca a individuare un luogo lontano dal centro cittadino da destinare proprio al divertimento. «Pensiamo alla Destra Adige» conferma il sindaco.
Per quanto riguarda gli street tutor, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione 20mila euro di contributi, che saranno assegnati attraverso un bando pubblicato nel corso della prossima settimana: dal momento della pubblicazione, le domande dovranno essere presentate entro 30 giorni.
Nel dettaglio, potranno presentare domanda di contributo associazioni di categoria, società di servizi e consorzi di operatori di pubblici esercizi che rappresentano i gestori dei locali collocati nell’area coinvolta dall’iniziativa. Che, per questa prima fase sperimentale, sarà proprio quella spesso chiamata in causa per episodi di «malamovida»: vale a dire, piazza Duomo, via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena. E ancora, largo Giosuè Carducci e via Calepina. Ma altre strade del centro storico potranno essere aggiunte, nel caso venissero indicate dagli agenti della polizia locale di Trento.
Secondo quanto previsto dal bando approvato dall’amministrazione comunale, per l’azione di prevenzione e contrasto alla «malamovida» dovrà essere impiegato personale professionista dipendente da istituti autorizzati. Non solo: il servizio – precisa il Comune – dovrà essere effettuato congiuntamente da quattro addetti, per un totale di almeno 35 giornate nell’orario serale, compreso tra le 20 e le 2 di notte. Coprendo, in particolare, le giornate di maggior «fermento» serale in centro: mercoledì, venerdì e sabato.
Gli street tutor, avverte Palazzo Thun, dovranno svolgere specifici controlli per evitare episodi di «malamovida», sia «preliminari alla serata», sia all’ingresso dei clienti nel locale, sia all’interno dell’esercizio pubblico stesso. Nel caso di problemi, il contatto diretto con le forze dell’ordine potrà garantire anche un tempestivo intervento.
Il contributo fissato dal Comune sarà assegnato al soggetto che seguirà integralmente le previsioni indicate dal bando, raggiungendo il punteggio più elevato rispetto ai criteri stabiliti dall’amministrazione. L’obiettivo è quello di riuscire a partire con la nuova attività di controllo nel corso dell’autunno.