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 2024  settembre 04 Mercoledì calendario

Il sindaco di Como insulta i cittadini sui social

«Abbasso gli sfigati a caccia di like». La nuova battaglia del sindaco di Como Alessandro Rapinese è contro i cittadini che postano sui social foto che mostrano che cosa non va in città. Problemi, anomalie o situazioni illecite che, prima di essere documentati online, secondo il primo cittadino dovrebbero essere segnalati al Comune. Per esprimere la rabbia contro i comaschi che usano i social, Rapinese usa gli stessi canali oggetto dei suoi strali. È da Facebook infatti che, come è abituato a fare, fa arrivare il suo messaggio. A scatenare l’ira del sindaco una foto che mostra una tenda installata abusivamente al Tempio Voltiano, in riva al lago. Campeggiatori non autorizzati. L’ennesimo caso in un’estate in cui gli effetti del turismo selvaggio sono all’ordine del giorno.
Poche ore dopo la denuncia del comasco, con la foto della tenda che circola velocemente online, ecco l’intervento del primo cittadino. Sulla pagina «Rapinese Sindaco» compare un video che mostra l’intervento della polizia locale proprio al Tempio Voltiano. I vigili arrivano in riva al lago e, dopo aver multato i campeggiatori abusivi, fanno smontare la tenda. «Questa mattina alle 8.55 mi è giunta notizia di campeggiatori abusivi al Tempio Voltiano – scrive Rapinese -. Alle 9.07 ho chiamato la centrale operativa della polizia locale. Alle 9.21, 14 minuti dopo, i campeggiatori stavano già ricevendo il dovuto trattamento: verbale e ordine di allontanamento».
Fin qui, un resoconto dei fatti. Al quale segue il piccato appello ai cittadini comaschi. «Ora – scrive il sindaco —, un suggerimento alla cittadinanza: prima di postare le vostre fotine scandalistiche su Facebook, avvisate il competente ufficio comunale».
Ancora non basta. Perché Rapinese, abituato ad utilizzare toni e modi provocatori, aggiunge al suo messaggio una serie di hashtag destinati inevitabilmente a non passare inosservati. Si parte da un «#VivaLaPoliziaLocaleDiComo» per passare allo slogan che sollevale le maggiori polemiche, «#AbbassoGliSfigatiACacciaDiLike». Per chiudere con un ulteriore «AbbassoChiNonCollaboraConIlComuneDiComo». Espressioni e toni che scatenano l’immediata reazione del Pd locale. «I termini utilizzati dal sindaco nell’ultimo dei suoi post social sono inaccettabili – si legge in una nota —. Post in cui ha utilizzato pesanti hashtag contro i cittadini». Un comportamento inaccettabile da parte di un sindaco che proprio dai cittadini è stato eletto. E non è la prima volta: in passato ha più volte accusato i residenti comaschi di parlare a vanvera. All’amministrazione starebbe il compito di dare seguito alle segnalazioni dei cittadini, non di certo quello di inveire contro di loro. Molti pubblicano infatti le foto sui social proprio perché le loro segnalazioni al Comune non hanno seguito».
Il riferimento è al portale Segnala.comune.como.it, voluto proprio da Rapinese. «È capitato anche a noi di utilizzarlo e di ricevere una mail di chiusura del caso, senza che poi nessuno sia intervenuto – concludono i dem —. Senza contare che lo stesso primo cittadino, in minoranza, faceva largamente uso dei social per attaccare le precedenti amministrazioni e che, proprio grazie ai social, è venuto a sapere della situazione al Tempio Voltiano».