la Repubblica, 4 settembre 2024
L’uomo che vive in auto per scelta
Da un orfanotrofio di Odessa al bagagliaio di una vecchia Ford Focus, attraverso 22 anni di saliscendi sociali e anche emotivi. Alfyorov Pomah era un bambino ucraino, aveva 4 anni quando una famiglia di Verona ne chiese l’adozione. Oggi ha 26 anni ed è iscritto all’anagrafe italiana con il nome di Roman Zancarli ma nella sua carta d’identità è sparito il domicilio, perché ha deciso di vivere in macchina. All’inizio era una necessità, ora è una scelta di vita. Ciò che conta è che non si è perso d’animo e, anzi, ne ha fatto una virtù. «Si può vivere anche così e vedere la vita a colori», dice sorridente.Nei circa 2 metri quadrati del bagagliaio è riuscito a farci stare frigorifero, letto, mobile cucina, piano per lavorare al pc e sgabuzzino per i vestiti. Nella parte superiore dell’auto ci sono poi un box doccia e la toilette pieghevole. Nei post di Instagram, ogni tanto, ci mette le colonne sonore del film Into the wild. Ma non chiamatelo influencer. «Io non invito le persone a consumare prodotti inutili. Mostro solo cose necessarie per il mio stile di vita». Il suo e quello di tanti altri. «Tanti vivono in macchina ma si vergognano. Principalmente sono padri separati. Attraverso la mia esperienza vorrei dare voce e coraggio a queste persone».I genitori adottivi erano un dirigente chimico e una insegnante d’asilo. «A 14 anni sono andato a vivere solo con papà ma lui, di lì a poco, ha trovato un’altra compagna che aveva già tre figli» racconta, aprendo l’album della sua vita. «Quando avevo 16 anni la mia fidanzata è rimasta incinta e, a quel punto, me ne sono dovuto andare io. Ho mollato lascuola e iniziato a vivere come ospite da una sistemazione all’altra, per circa 7 anni». Ospite prima da amici e poi dalla madre della fidanzata. Fino a che Roman non resta anche senza fidanzata. E allora torna a cercare un posto in cui stare. Coincidenza, in quel periodo perde anche il lavoro. «Sentivo che avevo bisogno di un cambio. Mi sono detto: basta, ora faccio a modo mio. Con l’ultimo stipendio mi sono comprato una Focus station wagon del 2001, con 200 mila chilometri. Costava mille euro. Dal 9 dicembre 2022 quella è diventata la mia casa».Roman Zancarli ricorda ancora il primo inverno all’addiaccio. «Di notte mi svegliavo ogni ora, avevo freddo e paura. Ora sono organizzato: faccio funzionare il frigorifero, l’illuminazione, il computer, la coperta elettrica e anche la stufetta». In questo periodo staziona dalle parti di Lumignano, in provincia di Vicenza, e dorme con il baule del bagagliaio aperto per godersi il fresco dellanotte. «La doccia è portatile, da campeggio. Il wc è un seggiolino con sacchetto incorporato», descrive, ricordando di aver applicato ai finestrini anche le zanzariere.Roman ha anche una dimensione social, su Instagram usa il nickname @romanzoscrive ma si muove agevolmente pure su TikTok e gestisce un canale YouTube. «Da quando ho iniziato a mettere sui social i video della mia vita le aziende mi inviano prodotti da provare, principalmente soluzioni per il camping. Ora, per esempio, ho una power station da 2 kilowatt che fa funzionare tutti gli elettrodomestici». Ma non è stata sempre una festa, questo giovane adulto ha passato anche momenti molto difficili. «Prima di avventurarmi in questa vita sono stato nel deserto di Tabernas. Ho fatto un percorso interiore molto doloroso. Mi sono chiesto chi sono e perché sono arrivato a questo punto. Ora però sono pronto».Attualmente lavora come corriere di Amazon, dalle 9 alle 18.30 circa. «Poi torno a casa, cioè in macchina, faccio la spesa e la sera mi occupo dei live su TikTok o del montaggio dei video per YouTube». Ogni settimana va a trovare la figlia a Modena, ormai ha 8 anni. «L’ultima volta mi ha detto: con la mamma mi sento normale, con te mi sento me stessa». Addormentarsi la sera tra bagagliaio e sedili posteriori della propria auto e riuscire a pensare al futuro con il sorriso sulle labbra. Roman ha anche dei progetti. «Passare a un camper non sarebbe male, però servirebbero almeno 10 mila euro. Ora guadagno circa 1.300 euro al mese e devo dare i soldi per il mantenimento di mia figlia. Ma è un obiettivo per il futuro e conto di farcela».