Il Post, 3 settembre 2024
La Nutella è anche vegana
A partire da settembre è iniziata la distribuzione nei supermercati della Nutella Plant-Based, una versione senza latticini della celebre crema spalmabile che quindi può essere mangiata anche da chi segue una dieta vegana (priva cioè di carne e prodotti derivati dagli animali, come il latte) o ha un’intolleranza al lattosio. La crema è prodotta da Ferrero, l’azienda piemontese che da sessant’anni produce la versione classica della Nutella: la differenza fra le due è che nella versione vegana il latte scremato in polvere è sostituito da ceci e sciroppo di riso.
Gran parte della lista degli ingredienti della spalmabile vegana, si dice sul sito di Ferrero, rimane comunque invariata: come quella classica, la nuova versione contiene grandi quantità di olio di palma e zucchero, oltre a nocciole, cacao, lecitine di soia e vanillina. Anche la sua confezione richiama quella della versione classica, ma è leggermente diversa: ha un tappo verde e un’etichetta beige con disegnate sopra una fetta di pane e Nutella e delle nocciole, mentre è stato tolto il bicchiere di latte.
Con 770 milioni di barattoli venduti nel mondo ogni anno, principalmente in Italia e in Francia, la Nutella è probabilmente la crema spalmabile più famosa al mondo. La distribuzione della nuova versione è partita dall’Italia, dalla Francia e dal Belgio, e fra pochi mesi dovrebbe arrivare anche in Germania e in altri paesi europei. Lo sviluppo del prodotto è cominciato all’inizio del 2023, e la produzione industriale è iniziata 18 mesi dopo, nello stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino.
Ultimamente anche fra molte persone che non seguono una dieta strettamente vegana è aumentato l’interesse per alimenti privi di carne o prodotti animali: per questo molte aziende alimentari stanno provando a creare versioni vegane dei propri prodotti, anche se a volte con scarso successo.
Quanto all’Italia, la percentuale di popolazione che dice di essere vegana è in aumento da diversi anni: un rapporto di Eurispes del 2024 ha rilevato che sono il 2,3 per cento, un dato quadruplicato rispetto al 2014. In Germania è vegano circa il 2 per cento della popolazione, mentre in Francia circa l’1 per cento. La percentuale di persone italiane intolleranti al lattosio invece è molto più alta: attorno al 50 per cento, sebbene non tutte presentino sintomi significativi. In Francia e Germania è invece più bassa.