Corriere della Sera, 3 settembre 2024
La parabola dei finti ricchi scuote l’America
New York - Quella dei «finti ricchi» che alla fine si suicidano è una specie di epidemia in America. L’ultima storia, pubblicata ieri dal New York Times , ci porta a Bensonhurst, Brooklyn, dove è nato 52 anni fa Sal Strazzullo, avvocato che rappresentava modelle, proprietari di nightclub, dj e piccole celebrità, nonché re della vita notturna di Manhattan. Una dei suoi clienti era stata la rapper Foxy Brown, accusata di aver mostrato il sedere a un vicino di casa. Strazzullo la difese (e vinse) dichiarando che non l’aveva fatto apposta: è che lei non portava le mutande. Un altro caso riguardava Ingrid Gutierrez, modella colpita con una bottiglia in una lite tra il cantante R&B Chris Brown e il rapper Drake.
Strazzullo frequentava i ristoranti più costosi, aveva abitato per un periodo a Casa Cipriani, aveva avuto a che fare con l’ex sindaco di New York Bill de Blasio. Era famoso a Bensonhurst, perché non aveva dimenticato le sue origini: faceva donazioni agli ospedali per bambini (Emilio, uno dei tre figli avuti con una modella, aveva problemi di cuore) e a Natale, elegante sotto l’albero nel suo ufficio a Brooklyn, distribuiva giocattoli ai ragazzini del quartiere. Qualche giorno fa Strazzullo si è suicidato: è stato trovato morto nella sua Fiat decappottabile dopo che si era scoperto che aveva rubato un milione di dollari ai suoi clienti (inclusa gente del quartiere, ottantenni e novantenni che conosceva bene) per mantenere il suo stile di vita e pagare i debiti. Era finito in tribunale e non aveva nemmeno i soldi per l’avvocato.
Un mese fa, un’altra storia simile: Candice e Brandon Miller – noti per le feste sontuose nella loro villa negli Hamptons e per l’account Instagram «Mama & Tata» in cui lei dava consigli di moda e bellezza a 80 mila follower con apparizioni di guru del fitness, influencer e una volta Ivanka Trump – avevano in realtà una lista di debiti, mutui e bancarotte che hanno portato il marito al suicidio. Immobiliarista 43enne, Brandon Miller era stato colpito dalla crisi del mercato durante la pandemia: aveva dovuto vendere l’appartamento a TriBeCa, ma si erano spostati in affitto in cinque camere nell’Upper East Side per 47.000 dollari al mese mentre Candice forse inizialmente ignara continuava a spendere in festini, abiti Chanel e Botox. Lo hanno trovato morto nella Porsche con una foto della moglie e delle figlie che aveva lasciato andare in Costiera amalfitana (dove avevano scoperto che la carta di credito veniva respinta). Ha lasciato un’assicurazione sulla sua vita da 15 milioni, ma quasi tutto quello che avevano è servito a ripagare i debiti: Candice con le figlie si è trasferita a Miami.
Un giornalista di gossip amico di Strazzullo, R. Coury Hay, spiega così al New York Times queste parabole: «Cercava di tenersi al passo. Alla fine non c’è più riuscito». Da secoli New York attira chi ha grandi ambizioni, con il corollario che fama e successo possono essere fragili e passeggeri. Ma le storie dei finti ricchi, di gente che cerca di avere tutto e di cosa accade quando non ci riesce, riguardano la vita americana in generale.
Sempre a luglio, in Massachusetts, Rakesh Kamal, imprenditore di software la cui vita nel lusso nascondeva giganteschi debiti anche con parenti, si è sparato dopo aver ucciso la figlia Arianna e la moglie Teena. Ora le famiglie sua e della moglie lottano per l’assicurazione sulla vita.